La processione dei fantasmi
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Sinossi
Isola della Maddalena, 1864. Mentre l’anarchico Bakunin approda al porto di Caprera, accolto da Garibaldi in persona e dalla sua corte di fedelissimi, nell’unica osteria dell’isola il vecchio capitano inglese Daniel Roberts apprende dell’improvvisa morte di Loriga, proprietario dell’emporio del paese. Solo pochi giorni prima, il commerciante aveva raccontato di aver visto la Réula, la macabra processione di fantasmi che, secondo una leggenda popolare, sarebbe presagio di sventure. Ma il maresciallo Bachisio Tanchis e il giovane brigadiere De Rosas non possono dar retta alle superstizioni e si mettono alla ricerca di un colpevole. Daniel Roberts, intanto, inizia a indagare per conto proprio assistito dal parroco, l’energico e anticonformista don Mamia...
Non ci vuole molto per far emergere i loschi e pericolosi maneggi elaborati da Loriga nel corso degli anni. Ma il mistero è più profondo, e affonda le sue radici nei rapporti tra il commerciante e la composita popolazione dell’isola. Tra pescatori napoletani, scalpellini liguri e militari piemontesi, tra interessi del giovane Regno d’Italia e antichi segreti locali, ci vorrà tutto l’acume degli investigatori – e l’intervento di Garibaldi – per sbrogliare la matassa.
- ISBN: 886702597X
- Casa Editrice: Tre60
- Pagine: 192
- Data di uscita: 03-09-2020
Recensioni
Siamo nel 1864. L’eroe Giuseppe Garibaldi si è ritirato a Caprera dove si recano in pellegrinaggio ammiratori da tutto il mondo, compreso il famoso anarchico Michail Bakunin. Ma se a Caprera si sogna il futuro, gli abitanti della Maddalena, la principale isola dell’arcipelago, vivono ancora nel passato di un mondo popolato da fantasmi e superstizioni che l’improvvisa morte di Loriga, proprietario dell’emporio del paese, rinfocola. Per la sua prima opera di narrativa, Gianluca Lioni, nativo di Sassari, ambienta un thriller storico nella sua Isola della Maddalena, dove vive parte dell’anno. Un’isola che all’epoca dei fatti raccontati nel romanzo era popolata di donne, bambini e anziani, mentre la maggior parte degli uomini si imbarcava sulle navi e chi restava si ritrovava all’osteria, centro nevralgico del paese. Ed è qui che giunge la notizia della morte del Loriga, che i più sono propensi ad attribuire alla maledizione della Réula, un corteo di fantasmi che secondo un antica credenza popolare è presagio di sventura per chi lo incrocia, come la stessa vittima aveva raccontato terrorizzata pochi giorni prima di morire. Il Maresciallo Bachisio Tranchis, uomo tutto d’un pezzo, custode della legge e avvezzo a una tranquilla vita di paese, si trova a fronteggiare non solo i misteri legati a quello che si rivelerà un omicidio, ma anche a contenere l’entusiasmo investigativo di Daniel Roberts, un capitano inglese che ha deciso di ritirarsi a vivere alla Maddalena, amico del parroco, l’energico e anticonformista don Mamia. Come se non bastasse, il Maresciallo e il giovane inesperto brigadiere De Rosas devono organizzare la sicurezza per l’arrivo di Bakunin sull’isola. Indagando sulla vittima Tranchis ne scoprirà i loschi legàmi con la sua stessa famiglia e gli altri abitanti dell’isola: famiglie di pescatori napoletani, scalpellini liguri e militari piemontesi. Perchè il mistero affonda le sue radici proprio nei rapporti tra il commerciante e la composita popolazione dell’isola. Inutile dire che alla fine il Maresciallo verrà a capo del mistero. Ma la parte più intrigante è quella che riguarda il periodo storico, che vede la nascita del Regno d’Italia e il ritratto di Garibaldi eroe deluso che preferisce fare il contadino che seguire la politica del paese che ha contribuito a unificare. Ma anche gli altrui personaggi di primo e secondo piano sono pennellati con molta efficacia e arguzia. Di tutti, forse è proprio quello del Maresciallo che risulta meno definito. Ma ci sarà tempo di scoprirlo, se, come recita il titolo, questa è solo la prima indagine di Bachisio Tanchis.
capruggine
Bello ma un po' troppo pretenzioso. I discorsi tra paesani, stranieri e forestieri non facevano trasparire nessuna differenza culturale. Persino i bambini parlavano un perfetto italiano e, all'epoca, era abbastanza assurdo anche solo pensarlo. Non dico che non sia stato piacevole leggerlo ma non pos Leggi tutto
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