

Perché gli scienziati non sono pericolosi
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Sinossi
Nei paesi più liberi e sviluppati, la scienza e gli scienziati sono considerati indispensabili motori dello sviluppo economico e civile. In Italia questo non accade. Anzi, ultimamente accade il contrario. Il "caso" Di Bella. La legge 40 sulla fecondazione assistita. I tentativi di censura verso l'insegnamento dell'evoluzionismo. E, soprattutto, la straordinaria efficacia in campo squisitamente politico della Chiesa cattolica, capace di imporre allo Stato leggi sfacciatamente contrarie ai valori e ai diritti riconosciuti da almeno due secoli come universali. Perché tutto questo può succedere e succede proprio in Italia? Perché proprio nel nostro paese gli scienziati hanno smesso di essere una risorsa e sono considerati una minaccia? In questo libro dal forte impatto polemico Gilberto Corbellini rimarca l'onestà e l'integrità intellettuale che fondano la pratica scientifica. Ribatte punto su punto a tutti i continui attacchi alla libertà della scienza che stanno danneggiando la nostra democrazia e le possibilità di sviluppo del nostro paese. Ma, più di ogni altra cosa, rivendica con forza e lucidità il diritto degli scienziati di lavorare in autonomia, senza ingerenze politiche o religiose.
Gilberto Corbellini è professore ordinario di Storia della medicina e docente di Bioetica presso la Sapienza Università di Roma. Ha pubblicato, in ambito nazionale e internazionale, diversi saggi sugli avanzamenti scientifici e sulle dimensioni etiche e politiche della biomedicina del Novecento. Collabora con il supplemento domenicale del Sole 24 Ore e con la Rivista dei Libri.
- ISBN: 8830423904
- Casa Editrice: Longanesi
- Pagine: 256
- Data di uscita: 26-02-2009
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