

Sinossi
Bisogna amare i propri nonni. Questo si è sentita ripetere Alice fin da piccola.
Ma quando suo nonno, da poco vedovo, viene a vivere con lei e la madre, la ragazza si rende conto che tale comandamento è inattuabile. Seppur debole e depresso, Andrea esercita su tutta la casa il proprio carattere brutale, portando Marta, la mamma di Alice, a uno stato di totale asservimento.
È come se un’intera generazione, con tutti i suoi dettami assurdi e violenti, si fosse insinuata nella vita delle due donne, impestandola di sigarette, imperativi e ricatti.
La rabbia di Alice cresce, alimentata dalla brace dei sedici anni. La mamma che conosceva sta scomparendo, e lei si sente impotente: come si fa a liberare qualcuno che non vuole essere libero? Che cos’è veramente l’emancipazione?
In un susseguirsi di badanti che vanno e vengono, sbronze liberatorie con gli amici del cuore, litigi con famigliari ciechi e sordi e una fame che non passa mai, Alice comincia a covare desideri bui, a pensare cose che non andrebbero pensate.
Il viaggio nel passato della madre, nel paese in cui è cresciuta, e lo svelamento di ciò che ad Alice è sempre stato nascosto risulta un punto di non ritorno: Andrea deve sparire. L’unico modo per affrontare un mostro è diventare un mostro?
L’estate che ho ucciso mio nonno racconta, in una prima persona sarcastica, fragilissima e schietta, quanto fa male avere sedici anni, quante cicatrici lasciano i legami famigliari, e quanti demoni nasconde la parola amore.
E Giulia Lombezzi si rivela un talento immenso della giovane narrativa italiana.
- ISBN: 8833944344
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 250
- Data di uscita: 11-03-2025
Recensioni
«Corteggiare il pensiero della sua morte in qualche modo mi placa. Intorno a noi, là fuori, nelle case con dentro le famiglie si svolge l'estate, qua dentro non si svolge proprio un cazzo, la differenza tra un giorno e l'altro è il telegiornale. Ma siccome ha la sigla sempre uguale, le speaker sempre Leggi tutto
Un romanzo intenso e spietato. La voce da adolescente di Alice è perfettamente credibile, così credibile che all’inizio mi ha fatto pensare che mai vorrò più avere a che fare con gli adolescenti in vita mia. Poi andando avanti nella lettura, con la snodarsi dei rapporti famigliari, con il venir fuor Leggi tutto
Il primo libro che leggo, lo giuro, in cui ho ritrovato almeno in parte gli adolescenti dei nostri giorni. Un intreccio semplice, una storia quasi normale, una bella scrittura. Resta nel cuore.
Potente, intenso, incredibilmente autentico. Una storia con cui bisogna fare i conti, ma non venire a patti.
Iniziato per scherzo, terminato con rimpianto. Linguaggio crudo, tagliente , vero. Due tematiche: la condizione di fragilità, (dispotica in questo caso,) degli anziani e la sottomissione delle donne. Ho imparato le nuove parole degli adolescenti, quelle mozzate degli anziani. Libro all'apparenza leg Leggi tutto
“Come se soffrire fosse un retaggio naturale. Come quegli adulti che siccome sono cresciuti annaspando e/o tirando fendenti per sopravvivere in una società capitalista, patriarcale e violenta sbuffano quando noi diciamo di soffrire. E ci dicono che ‘siamo cresciuti nella bambagia’ e ‘ci suicidiamo a Leggi tutto
Alice ha sedici anni e passa la sua esistenza tra le scrollate su TikTok, le chat con i pochi amici che si ritrova e una noiosa quotidianità da affrontare. Vive sola con sua madre Marta, dato che i suoi genitori sono separati e sua sorella vive all’estero, e Marta è proprio la persona che ama di più Leggi tutto
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