

Guerra alle donne. Partigiane, vittime di stupro, «amanti del nemico» 1940-45
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Sinossi
Per secoli bottino degli eserciti invasori, tra il 1940 e il 1945 le donne si ribellano alla cultura di guerra che usa lo stupro per umiliare il nemico sconfitto. Attraverso le lettere private del fondo Rai - "La mia guerra" e dell'Archivio della memoria delle donne di Bologna, il libro di Michela Ponzani ricostruisce la resistenza delle donne che vollero combattere la "guerra totale". Dietro la retorica del martire antifascista, la lotta armata al nazismo e al fascismo di Salò è per le partigiane un momento attraversato da tormenti interiori, da incertezze e paure. Ma è anche una guerra privata per l'emancipazione femminile, una sfida ai pregiudizi della società italiana e degli stessi compagni di banda. Oltre questo piccolo esercito che sceglie con coscienza la lotta antifascista, il libro ricostruisce le tattiche di sopravvivenza delle vittime della "guerra ai civili": sole con i mariti inviati al fronte, dispersi o deportati, le donne rompono il muro del silenzio sugli stupri di massa, commessi dalle truppe occupanti tedesche e dai marocchini nel Basso Lazio. Ma la guerra è fatta anche di "contatti tra nemici": molte donne s'innamorano del "tedesco invasore", da cui avranno anche dei figli. Considerate nel dopoguerra le "amanti del nemico", la loro storia sarà cancellata dalla memoria nazionale in nome del mito dell'eroina e madre, simbolo della nuova Italia democratica.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 314
- Data di uscita: 17-04-2012
Recensioni
Finito giusto prima del 25 aprile ❤️ una delle letture più belle, dure, strazianti e importanti che ho fatto quest'anno, soprattutto perché legata al nostro paese. Parliamo troppo poco della guerra vista attraverso gli occhi delle donne e tante delle testimonianze che si trovano in questo libro le a Leggi tutto
I libri che regala Simone sono, ovviamente, i migliori e inaspettati. Base storica fortissima, analisi quantitativa di qualità enorme con fonti certe di vita individuale calate nei vari contesti particolari dello stivale. Si vanno a destrutturare varie narrazioni del periodo fascista dando punti di v Leggi tutto
4.5 Ho trovato questo libro tanto brutale quanto meraviglioso; il fatto che al suo interno ci siano solamente storie vere lo rende ancora più tragico. Questo è un libro che ti lascia un segno ed è difficile da dimenticare. Invito tutti a leggere questo libro per riuscire a riconoscere l'importanza d Leggi tutto
Molto, molto, molto bello, soprattutto per il taglio che è stato dato alla ricerca. Da questo libro (che pure è molto pacato, non ideologizzato in senso femminista), gli uomini (o forse più propriamente le brutture della guerra) ne escono male a 360°. Senza imbarazzi, si parla de (e si finisce a pro Leggi tutto
gli uomini in guerra o in montagna, deportati, uccisi. le donne rimaste sole si confrontano con le bombe, i rastrellamenti, la fame, i bambini, la borsa nera, gli stupri. molte vanno in montagna, dove spesso sono relegate a ruoli subalterni o almeno ritenuti tali perché raramente imbracciano le armi Leggi tutto
Peccato,poteva essere un bel libro e invece mi sono ritrovata a leggere un libro molto spesso ripetitivo,da rasentare la noia. A un certo punto sembrava solo di leggere un freddo elenco.
Citazioni
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