

Sinossi
Esistono vicende, nella storia umana, che hanno una dirompenza più inappariscente dei grandi sconvolgimenti, ma un rilievo e una durata ben maggiori. Per comprenderne le vere dimensioni sono d’ostacolo gli specialismi non dialoganti e gli arroccamenti sugli spalti identitari. Ce lo insegna in modo esemplare l’invenzione della prospettiva, argomento tra i più studiati di una storia dell’arte che nel Rinascimento fiorentino di Ghiberti, Brunelleschi e Alberti celebra insieme gli atti costitutivi di una rivoluzionaria tecnica culturale e i propri solitari fasti disciplinari. Con mossa felicissima, Hans Belting spariglia le carte e mette in prospettiva la prospettiva stessa. Grazie alla sua indagine si chiariscono fino in fondo le alleanze tra pratiche pittoriche, dottrine artistiche, conoscenze scientifiche, e soprattutto si svela la fecondità di un paradosso: all’apice della sua fioritura, l’Occidente definì il canone percettivo, attraverso il quale ci appropriamo del mondo sotto forma di immagine, attingendo a una teoria della visione concepita quattro secoli prima da un matematico arabo nativo di Bassora, Alhazen, in un contesto religioso islamico che bandiva le immagini perché giudicate contraffazioni blasfeme della creazione di Dio. Lo scarto temporale e i travisamenti dei traduttori propiziarono inopinatamente, sulla questione nevralgica delle consuetudini visive, il cortocircuito tra due civiltà che avrebbero poi acuito la reciproca lontananza. Civiltà dello sguardo, quella occidentale, fondata sul primato dell’occhio e sulla sovranità del soggetto osservatore. Civiltà che privilegia la luce, quella araba, fedele al grafismo non iconico dell’ornamento. Belting riesce a intrecciare le loro differenze, così da renderle vivide per contrasto, come nell’emblema della finestra, che nella nostra tradizione è soglia da cui lasciare spaziare lo sguardo all’esterno, mentre nella cultura islamica è grata rivolta all’interno, dove il chiarore del giorno filtra in geometriche dissolvenze decorative. Che cosa implichi vedere, quanto sia necessario che i dissimili si scambino gli sguardi e vengano guardati nelle loro talora irriducibili peculiarità, poteva mostrarcelo solo un ingegnoso frontaliere degli studi, l’ideatore di un’antropologia delle immagini.
- ISBN: 8833921042
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 400
- Data di uscita: 04-11-2010
Recensioni
I don't know very much at all about art or art history (or optics for that matter), but from a layman's perspective I thought that this was a really fascinating book and it changed the way that thought about art in a couple of ways. Belting's main focus is the the place of linear perspective in weste Leggi tutto
A nice example of comparative history taking two familiar topic areas - the history of optics during the Arab 11th century, and the invention of perspective in Renaissance Italy two to three centuries later - and bringing them together in a way that puts both subjects in a new 'perspective.' The cru Leggi tutto
Hans Belting’in bakışın tarihine odaklandığı kitabının matematik ve geometriye dayalı Arap görme/optik teorisi ile Rönesansla gelişen Batı resim sanatındaki perspektif anlayışın mukayeseli bir karşılaştırması olduğunu söylemek mümkün. Belting’e göre; 15.yy’da Floransa’da icat edilen resimde perspekt Leggi tutto
perspektif meselesine dair müthiş bir kitap. konu ve yöntem itibariyle bilim tarihi, sanat tarihi, kültür tarihi gibi alanları kapsıyor. tüm bunlara uzanabilmek büyük başarı. konularını çok iyi işlemiş. doğu bahsi ister istemez kısa kalıyor ama ibn heysem'e yaptığı yakın okumayı çok kıymetli buldum. Leggi tutto
I realized pretty early on in reading Hans Belting's "Florence and Baghdad: Renaissance Art and Arab Science" it was going to be a difficult book for me. The writing is dense and difficult for me to follow. And while I know a little about the history of art in the West, I don't know much about Arab
Konusu ve içeriği itibarıyla gayet orijinal bir eser.
Hans Belting'in Floransa ve Bağdat: Doğu'da ve Batı'da Bakışın Tarihi kitabı, sanat ve kültür tarihine dair derinlemesine bir inceleme sunuyor. Belting, doğu ve batı arasındaki görsel kültür farklarını çok güçlü bir şekilde ele alıyor, özellikle iki şehir olan Floransa ve Bağdat’ı merkez alarak bu i Leggi tutto
Réflexion très intéressante sur la généalogie de la perspective et le rôle trop longtemps ignoré des sciences arabes dans son apparition en Europe. Les parties sur les "formes symboliques" du monde arabo-musulman sont de loin les plus passionnantes mais aussi les plus courtes ! Le livre est finaleme Leggi tutto
This is gold
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