

Sinossi
Mentre i fuochi innescati dall'odio etnico e religioso cominciano a divampare, la nazionale di basket della Repubblica socialista federale di Jugoslavia rappresenta l'ultimo baluardo del sogno di «Fratellanza e Unità», anche in virtù della sua pallacanestro straripante e gioiosa, espressione massima di un talento tramandato di generazione in generazione. Di quell'estro cestistico collettivo Drazen Petrovic è stato l'interprete assoluto per dedizione, ossessione e bellezza. Capace come nessun altro di esaltare una dote innata - essere il migliore, con una palla a spicchi tra le mani - attraverso un culto del lavoro folle e furioso, per il quale rinuncerà a tutto, tranne che alla sfida con sé stesso. E che gli consentirà di diventare il primo giocatore europeo a illuminare le arene Nba, cambiando per sempre la percezione del basket americano nei confronti di quello del Vecchio Continente. Dopo aver raccontato l'epica della Democrazia corinthiana e dei pugni guantati di nero a Città del Messico '68, Lorenzo Iervolino completa il suo «discorso sullo sport e la politica come un corpo unico» ripercorrendo le orme lasciate dal Mozart dei canestri sulle strade delle città che lo hanno visto crescere, e interpellando la memoria di chi gli è stato accanto e lo ha, sopra ogni altra cosa, amato. Alla ricerca del segreto di un giovane uomo che ha sempre anteposto il gesto atletico alla parola, assurto più o meno volontariamente a eroe nazionale e strappato alla vita subito dopo aver compiuto i primi, leggiadri passi sulla tanto desiderata Luna.
- ISBN: 8832972816
- Casa Editrice: 66thand2nd
- Pagine: 240
- Data di uscita: 02-06-2023
Recensioni
Perfetta cronaca dettagliata e puntigliosa di tutta la vita di drazen, sfatando falsi miti ma confermando leggende incredibili attingendo a tutte le fonti possibili. Il miglior "resoconto" sulla sua vita dentro e fuori dal campo raccontato da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. Inizio un po' diffi Leggi tutto
Libro molto bello. Racconta la biografia di Petrovic ma senza la profondita con cui - nella stessa collana - sono raccontate quelle di Jordan, Bryant, Iverson. A lato si leggono anche parecchie storie interessanti sulla guerra iugoslava di cui si parla sempre troppo poco.
Libro molto interessante ma purtroppo non riesco ad andare oltre le tre stella per la scrittura, sopratutto nella prima parte, costellata di punteggiatura e incisi usatai molto male che fa perdere il piacere della lettura. Peccato
Citazioni
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