Sinossi
Che uomini erano quelli. Riuscirono a salvare l'Europa con la sola forza della fede. Con l'efficacia di una formula: ora et labora. Lo fecero nel momento peggiore, negli anni di violenza e anarchia che seguirono la caduta dell'impero romano, quando le invasioni erano una cosa seria, non una migrazione di diseredati. Ondate violente, spietate, pagane. Li cristianizzarono e li resero europei con la sola forza dell'esempio. Salvarono una cultura millenaria, rimisero in ordine un territorio devastato e in preda all'abbandono. Costruirono, con i monasteri, dei formidabili presidi di resistenza alla dissoluzione. Sono i discepoli di Benedetto da Norcia, il santo protettore d'Europa. Paolo Rumiz li ha cercati nelle abbazie, dall'Atlantico fino alle sponde del Danubio. Luoghi più forti delle invasioni e delle guerre. Gli uomini che le abitano vivono secondo una Regola più che mai valida oggi, in un momento in cui i seminatori di zizzania cercano di fare a pezzi l'utopia dei padri: quelle nere tonache ci dicono che l'Europa è, prima di tutto, uno spazio millenario di migrazioni. Una terra "lavorata", dove - a differenza dell'Asia o dell'Africa - è quasi impossibile distinguere fra l'opera della natura e quella dell'uomo. Una terra benedetta che sarebbe insensato blindare. E da dove se non dall'Appennino, un mondo duro, abituato da millenni a risorgere dopo ogni terremoto, poteva venire questa portentosa spinta alla ricostruzione dell'Europa? Quanto c'è ancora di autenticamente cristiano in un Occidente travolto dal materialismo? Sapremo risollevarci senza bisogno di altre guerre e catastrofi? All'urgenza di questi interrogativi Rumiz cerca una risposta nei luoghi e tra le persone che continuano a tenere il filo dei valori perduti, in un viaggio che è prima di tutto una navigazione interiore.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 174
- Data di uscita: 21-03-2019
Recensioni
Silenzio ed essenzialità Un libro sicuramente bello e di grande fascino anche narrativo che ci conduce in viaggio presso alcuni monasteri benedettini. Rumiz ci ricorda che la diffusione delle abbazie economicamente autosufficienti ma comunicanti fra di loro "cambiò l'Europa e ne civilizzò gli spazi Leggi tutto
Spero di non capire mai perché anche senza fede sento da sempre il fascino intenso della tradizione monastica. Forse se mi apparisse tutto chiaro la mia ricerca si siederebbe stanca. Meglio lasciarsi cullare ancora una volta dalle parole eterne di Rumiz in questo libro, sperando che il suo racconto Leggi tutto
"Il gomitolo. Che cos'è la vita se non un lungo filo di lana che scavalca mari, fiumi, montagne e frontiere"? Il filo infinito del titolo non è altro che il viaggio che intraprende Rumiz partendo da Norcia, monastero benedettino alla Germania, passando per la Francia e oltre, sino alle rive del Danub Leggi tutto
In un “viaggio alle radici dell'Europa” – sottotitolo del libro – Rumiz visita una serie di monasteri benedettini, collegati tra loro nello spazio e nel tempo da un filo infinito. Ricorda che “il primo comandamento di Benedetto era/è quella cosa ovvia eppur dimenticata che si chiama ascolto, ascolto Leggi tutto
“Ti fa capire che è ancora tempo di battaglia e che è giusto rispondere con durezza alle belve che si accaniscono contro i deboli e i vinti per scaricare in basso la rabbia che altrimenti colpirebbe chi sta in alto. Il Potere” “Noi pensiamo a due sole vie ermeneutiche per fare l’Europa: la cultura e Leggi tutto
Lo stile di Rumiz così poetico e a tratti ricercato mi conquista ogni volta. Qui siamo partiti alla ricerca delle radici d'Europa sulle orme di San Benedetto, visitando monasteri che si ergono immobili oltre il tempo: attualmente distaccato dalla quotidianità ma una volta intrinsecamente legati alla Leggi tutto
Sorprendente e stimolante viaggio alla scoperta delle origini dell'Europa..attraverso i monasteri benedettini che hanno rifondato un continente basando l'unione tra i popoli su valori forti e strutturali. Un viaggio alla scoperta di chi siamo stati e di chi siamo, con un occhio ed una riflessione su Leggi tutto
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