

Sinossi
Si potrebbe dire di Medea ciò che dice Omero della nave Argo su cui essa ha viaggiato: è stata «raccontata da tutti». Tutti però l'hanno raccontata in modo differente. Nessuna delle più di quattrocento riletture letterarie, operistiche, cinematografiche, pittoriche ne ha restituito l'immagine completa e definitiva. Il suo nome è associato per sempre a un gesto inconcepibile - il figlicidio - ma Medea non ha una sola dimensione: è umana, ma è depositaria di saperi e poteri che trascendono quelli umani; è una donna, ma è più virile di tanti uomini; è passionale, ma non perde mai la sua lucidità; è una barbara, ma tiene testa a quanti passano per civilizzati, è portatrice di una cultura arcaica ma è emancipata più di qualunque donna greca, è una carnefice ma anche una vittima. Il suo segno è l'ambiguità. Medea incarna il diverso; compendia tutto ciò che è sospetto, inquietante, repulsivo, inaccettabile, e proprio per questo ci interpella sulla nostra capacità di includere nel nostro quotidiano ciò che non ci appare immediatamente omologabile. È una profuga che viene respinta da una nazione dopo l'altra e che uccide i figli forse anche volendo scongiurare loro una vita di vagabondaggio e di umiliazioni. Il destino di quest'antica migrante tocca nell'Europa di oggi dei nervi scoperti. Quando rivendica i suoi diritti di donna e di madre o quello di rimanere fedele alla sua cultura d'origine proviamo simpatia per lei; ma quando si spoglia della sua umanità per consegnarsi a un'alterità assoluta e insondabile non siamo più disposti a immedesimarci in lei. Trasferire, in tutto o in parte, sulle spalle degli 'altri' - ossia le nostre -le colpe di Medea equivale ad ammettere che Medea non è poi cosi 'altra'. Serve a esorcizzare il pensiero disturbante che Medea è, o potrebbe essere, una parte oscura di noi stessi. Del resto, le cronache di tutti i giorni ci dicono che le madri assassine non esistono solo nel mito, ma sono attorno a noi.
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- Pagine: 321
- Data di uscita: 17-10-2017
Recensioni
A chi mi conosce sarebbe superfluo spiegare perché questo saggio mi è piaciuto così tanto, ma ci proverò lo stesso. Il personaggio di Medea è IL personaggio, quel personaggio che mi ha cambiato la vita. Il mio personaggio preferito di sempre. E questo saggio le rende giustizia. Pensavo che sarebbe sta Leggi tutto
Questo saggio sul mito di Medea è magnifico. Ripercorre la storia letteraria, antropologica e artistica del mito di Medea, dalle attestazioni pre Euripide, al film di Lars von Trier, al quadro in cui appare come una donna borghese. Una lettura interessante, mai noiosa, mai eccessiva, chiara, completa Leggi tutto
Finalmente un autore che descrive il personaggio per quello che è: un eroe (nel senso greco del termine). Bettini e Pucci hanno saputo dare una certa dignità al personaggio di Medea che spesso è volentieri viene bistrattato e basta. Questo saggio è interessante soprattutto per quanto riguarda la parte Leggi tutto
really enjoyed the first half, while the second one not as much. either way it is well written and very informative.
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