Sinossi
Nel romanzo il protagonista si occupa esclusivamente delle sue ossessioni, delle fobie degli amici/alter ego che gli fanno da coro tragico (o comico). Nell'occasione il problema è quello di ritrovare una donna scomparsa. Il giovane si mette sulle sue tracce, spostandosi a caso in una Milano labirintica in cui si riflettono i miti e gli incubi degli anni ottanta. Lazzaro continua a imbattersi in se stesso e nei suoi fantasmi: perditempo assortiti, consulenti psichiatriche, ninfomani, bugiarde patologiche, squadre di assassini su pattini a rotelle, babbi natali omicidi, specchi deformanti di un'unica realtà: la sua.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 248
- Data di uscita: 19-05-2008
Recensioni
Fino a metà libro il sentimento principale era l'irritazione per la scrittura e la trama che trovavo senza senso, si quello della frase c'era, ma un po' fine a se stesso. Poi abituandomi allo stile sono arrivato alla fine con curiosità. Preferisco Pinketts nella versione del primo Lazzaro santandrea Leggi tutto
io non ho mai p!ppat0 ma immagino che sia un'esperienza simile a leggere questo libro
Giocoso, irriverente. Unico. L’avessi letto prima…
Il primo Pinketts non si scorda mai. Amore a prima vista!
Una stella per quello che scrive. Cinque per come lo scrive.
“Caro Pinketts, mio caro giovane pazzo amico, quanto sei bravo. Sei così bravo che mi metti soggezione. Hemingway diceva “si impara a scrivere scrivendo”. E poi, si impara a scrivere vivendo - come fai tu. Non smettere mai, né’ di scrivere, ne’ soprattutto di “vivere”. Dio ti protegga.” Fernanda Piv Leggi tutto
Milano, la depressione, i trent'anni. Trama debole ma scritto benissimo. Pinketts il senso della frase e della decadenza lo ha in abbondanza.
Libro molto particolare che esplora nuove tecniche narrative.
Citazioni
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