La sopravvivenza degli antichi dei
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Tradotto da: P. Gonnelli Niccoli
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Sinossi
Oggi sappiamo che le divinità pagane non sono mai morte. Che l’idea di una rinascita quattro-cinquecentesca dell’antico pantheon dopo secoli di eclisse è tanto trionfale quanto priva di fondamento. Se la storiografia artistica ha riannodato i legami tra Medioevo e Rinascimento è merito soprattutto di un giovane studioso che nel 1940, in piena guerra, ha dato alle stampe questo saggio ai tempi assolutamente pionieristico, in cui lo schema oppositivo morte-resurrezione lascia il passo al principio continuista della sopravvivenza. Nel suo «libro di giovinezza», dal ricchissimo corredo illustrativo, Jean Seznec ha profuso infinite ricognizioni di miniature, scritti astrologici, enciclopedie, trattati e monumentali cicli figurativi, documentando come durante il lungo transito medievale gli dei dell’antichità avessero conservato attributi riconoscibili, nonostante l’iconografia barbarizzata e cristianizzata. Fossero sopravvissuti, insomma, alla stregua di «incarnazioni di idee». Con l’arte rinascimentale quelle divinità ripresero il loro lontano aspetto. Sulle pareti e nelle volte dei palazzi, o nelle cupole delle cappelle, i contenuti ancora vivi si ricongiunsero alle forme precedenti: irriducibile alla pura funzione decorativa, un intero «universo di dei planetari, di eroi e di allegorie» reclamò la propria ascendenza. E fino a Seznec serbò il segreto del proprio debito nei confronti del Medioevo.
- ISBN: 8833926680
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 464
- Data di uscita: 04-06-2015
Recensioni
Jean Seznec’s Survival of the Pagan Gods was originally published in 1940. A number of books since then have explored the role of classical mythology in Renaissance art but this was certainly one of the first to really try to come to grips with the part played by pagan beliefs and philosophies. While Leggi tutto
Oh boy. I found this a slog. Very florid writing and a casual assumption that one can read Latin, French and Italian (sometimes there are translations of quotes but not always). This book has an interesting thesis - that the Renaissance actually carries on an existing tradition of using classical myt Leggi tutto
A magical read. Why can't art historians still write like this?
Like the Gods of Olympus which I reviewed earlier, this is a book that tracks the gods of antiquity through the centuries. But whereas Graziosi's book is broader and is designed more for the general reader, Seznec's book is more focused on the renaissance and is much more crammed with a dizzying amo Leggi tutto
if you wish to learn the mythodological tradition and its place in Renaissance Humanism and Art, Seznec's book is a brilliant choice
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