

Sinossi
L'invasione russa della Cecoslovacchia nel 1968 non ha solo conculcato i diritti umani, la democrazia, la giustizia: ha ridotto a «un foglio di carta in fiamme / dove scompare la poesia» - scriveva Kundera nel 1980 citando l'amato Nezval - una «grande cultura». Una cultura unica, che la «capitale magica d'Europa» ha forgiato lungo i secoli, e che ha conosciuto l'apogeo con Kafka, Hasek e Janacek, artefici dei «tre pannelli del quadro dell'inferno futuro»: «labirinto burocratico», «idiozia militare», «disperazione concentrazionaria». Tracciare il ritratto di Praga significava allora, per Kundera, riportare alla luce un'Atlantide inabissata, salvare una visione del mondo renitente a «identificarsi con la Storia» e a «cogliere nei suoi spettacoli serietà e senso». Ma noi lettori non potremo fare a meno, oggi, di riconoscere in quel ritratto, attraversato da un fremito di commossa nostalgia, un autoritratto, che rivela, meglio di qualunque saggio critico, la genealogia segreta da cui scaturisce l'opera di Kundera. Dentro al suo laboratorio ci conduce anche Ottantanove parole, un dizionario personale nato nel 1985 dall'esigenza, per lui che ancora scriveva in ceco ma pensava ormai a come ogni frase sarebbe suonata in francese, di chiarire al nuovo pubblico le «parole chiave», le «parole trabocchetto», le «parole d'amore» attorno alle quali erano costruiti i suoi romanzi - e tuttora essenziale per chi li ami e voglia conoscerli meglio.
- ISBN: 884593876X
- Casa Editrice: Adelphi
- Pagine: 102
- Data di uscita: 14-05-2024
Recensioni
Винаги е удоволствие, ако ще и Кундера да говори и за чорапите си, което той не прави, защото е доста над битовизмите и техните дребни проявления. Изданието съдържа две есета, писани и издадени през 80-те години във френското списание "Льо Деба" и чийто редактор ги обединява и издавана в отделна книг Leggi tutto
"Bellezza, l’ultima possibile vittoria dell’uomo che non ha più speranza. Bellezza nell’arte: luce repentinamente accesa del mai-detto. Questa luce che si irradia dai grandi romanzi, il tempo non riesce a offuscarla: poiché infatti l’esistenza umana viene costantemente dimenticata dall’uomo, le scop Leggi tutto
"МУЗУМРАЗЕЦ. Не е страшно да нямаш усет за изкуството. Можеш да не четеш Пруст, да не слушаш Шуберт и пак да си живееш спокойно. Само че музомразецът не си живее спокойно. Той се чувства унизен от съществуването на нещо, което не разбира, затова го мрази. Съществува популярно музомразие, така както Leggi tutto
Un libro che è un ritratto di Praga, della sua storia culturale e delle figure di spicco che l’hanno rappresentata nelle diverse arti. Dopo l’invasione russa della Cecoslovacchia, avvenuta nel 1968 Kundera descrive Praga come «un foglio di carta in fiamme / dove scompare la poesia». Infatti, il regim Leggi tutto
Non ci riconosco la Praga d'oggi - ci sento l'eco di cent'anni fa. È la poesia di cui parla Kundera già scomparsa? Nemmeno posso saperlo - non l'ha conosciuta io. Contuttociò mi sembra che riconoscerla sia un lavoro anziché un passatempo che si prenda alla leggera.
Un piccolo libro molto denso utile a capire un po’ meglio il mondo che ci circonda.
C'était la deuxième partie de l'ouvrage qui m'intéressait pour mieux comprendre la ville de Prague. J'aurais aimé avoir ce petit texte plus tôt quand je déambulais dans les rues de la capitale.
Citazioni
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