Sinossi
"Ti chiudono gli occhi e ti trascinano lì, nel vuoto. Non sai dove sei. Ti dicono: 'Cammina'. Non vedi da pochi minuti e già il buio ti crolla addosso. Cammini e senti la pianta del piede appoggiarsi sul terreno, percepisci per la prima volta con attenzione le gambe in movimento. Le hai sempre mosse, hai sempre camminato, ma ora non solo te ne accorgi: lo vivi. Ti chiedi: 'I miei occhi torneranno a posarsi sulle pianure, le lande, le colline?' Eppure, cammini, sempre dritto, all'infinito, e in ogni istante senti il tuo corpo e ti chiedi 'Esiste il mondo per chi non ha un corpo?' E dunque cammini, inspiri ed espiri, verso l'ignoto, fino all'infinito, che poi finisce. Così mi sono sentito leggendo questa nuova opera di Matteo Meschiari. Il cammino, da lettore, era verso l'ignoto, il tempo era disgregato, lo spazio era denso di pericoli. Dove stavo andando? Chi erano queste creature che incontravo tra le pagine? Bevevo una tisana, e l'Uomo Salamandra bisbigliava alle mie orecchie: 'Sei come Libera. Viaggi senza saperlo. Nessuno sa da quando. Nessuno sa per dove'. Che cos'è L'ora del mondo? A quale ora si riferisce il titolo e a quale mondo? Un mondo può avere una sua ora, una soltanto? Procediamo per immagini. Libera, la bambina senza mano, finalmente raggiunge l'Uomo-Somaro, che l'attende da novecentocinquant' anni. Libera e il Mezzo Patriarca perduto. Libera e i buchi di stella. Libera e i luoghi: da Femmina Morta al Bosco della Barba. Libera e i Servitori Notturni: quando un'anima viene presa e lascia il suo corpo arrivano loro e la portano via. Libera e le visite ai giardini urbani di una Modena che non esiste: abbraccia la corteccia, sente il respiro. Ci sono testi che raccontano il mondo e testi che ti portano in un altro mondo. In questi ultimi, talvolta, lo spazio è infinito, il tempo è esploso, la luce muore. Sono, spesso, questi testi, un tuffo nell'ignoto, dove l'ignoto ci rivela un nuovo frammento di questo nostro passaggio terrestre. L'ora del mondo è una pietra lunare: esiste il mondo per chi non ha un corpo?" (Andrea Gentile)
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 174
- Data di uscita: 23-05-2019
Recensioni
Una favola per adulti scritta con una prosa ricercata, carica di termini poco comuni e di amore per le montagne e la vita rurale. Libera è una bambina con una mano sola, che verrà incaricata dai Patriarchi di ritrovare un Mezzo Patriarca perduto tra gli umani. Lasciando le montagne troverà quei non Leggi tutto
Se è venuto il tempo di riconciliarci con il mondo per le ferite che abbiamo inflitto alla terra e alla vita, allora questo libro è un buon inizio. C’è magia, comunanza con gli altri esseri, animati o inanimati, l’incantesimo dello spirito della natura che va rinnovato perché ”E poveri noi. E poveri Leggi tutto
Libera: la protagonista. Una ragazza senza età e senza tempo, priva di una mano. Libera come il vento: un animo selvaggio ma non di meno sensibile e delicata, commovente per la fragilità. Libera vive nell'Appennino Settentrionale, è parte della Natura, vive con i ritmi delle piante e del clima. Nei Leggi tutto
Una parola per descrivere questo libro sarebbe “confusione”. La storia comincia con il narratore che ci dice una marea di nomi senza spiegazioni o contesto. Non c’è punteggiatura oltre al punto fermo e il punto di domanda quindi il tutto è difficile e disordinato da leggere. Non c’è una virgola, non Leggi tutto
È uno dei libri più strani che io abbia mai letto ed è anche uno di quei libri che girata l’ultima pagina rimani dubbioso chiedendoti se ti sia piaciuto o meno. Sospendo questo tipo di giudizio ma voglio dire un paio di cose che davvero mi sono piaciute molto e anzi, sono più di un paio. La copertin Leggi tutto
Molto molto interessante. Un tentativo sperimentale di creare un "fantastico italiano", con una mitologia inventata e una storia molto radicata nel territorio emiliano. Forse la seconda parte un po' meno efficace della prima, ma un ottimo lavoro.
Un'epopea moderna dove i luoghi vicini diventano mondi lontanissimi e magici. Una poesia nascosta in una prosa a tratti scomoda, ma molto melodica e simbolica. Lo rileggerò tante volte! Bellissimo.
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!