

Sinossi
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 313
- Data di uscita: 01-01-1997
Recensioni
Nell'anno quaranta. 5. Ma io vi prevengo che vivo per l'ultima volta. Né come rondine, né come acero, né come giunco, né come stella, né come acqua sorgiva, né come suono di campane turberò la gente, e non visiterò i sogni altrui con un gemito insaziato.
Non avrei mai pensato di leggere un intero volume di poesie, forse vuol dire che non ci si conosce mai abbastanza. Ho ricevuto questa raccolta di Anna Achmatova come regalo da parte della fonte di tutte le cose belle. Avevamo parlato di quanto ci sentissimo traballanti sulla conoscenza della Russia e Leggi tutto
"distesa e gialla la luce serale, dolce fresco d'aprile. hai tardato molti anni, pure io ti accolgo felice. siedi qui, più vicino, guarda con occhi allegri: ecco il quaderno azzurro coi miei versi di bimba. perdona se vissi in pena, e se poco ho gioito del sole. perdona, perdona quei troppi scambiat Leggi tutto
Con “La corsa del tempo” ho scoperto un’altra grandissima poetessa: Anna Achmatova. In questa raccolta di poesie scritte tra il 1909 e il 1965 si evince una donna di grande spessore, il suo nome è il primo che è apparso nell’intera storia della letteratura russa. Le sue poesie toccano l’anima, ci parl Leggi tutto
non ricordavo di aver già letto questo libro... ora che l’ho riguardato ho capito anche perché. il russo è una lingua così lontana da me che mi manca troppo non poter completare la lettura di queste poesie con il loro suono e le loro intenzioni originarie.
Strinsi le mani sotto il velo oscuro… «Perché oggi sei pallida?» Perché d’agra tristezza l’ho abbeverato fino ad ubriacarlo. Come dimenticare? Uscì vacillando, sulla bocca una smorfia di dolore… Corsi senza sfiorare la ringhiera, corsi dietro di lui fino al portone. Soffocando, gridai: «È stato tutto uno sch Leggi tutto
No, non sotto un cielo straniero, non al riparo di ali straniere: io ero allora col mio popolo, là dive, per sventura, il mio popolo era.
8 novembre 1913 “Il sole ha riempito la stanza di polvere diafana e gialla. Mi sono svegliata e ho ricordato: oggi, caro è la tua festa. Per questo oltre le finestre la distesa nevosa è così calda, per questo anch’io, l’insonne, ho dormito come una comunicanda.”
Citazioni
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