Sinossi
In un futuro dai confini incerti, in un paesaggio che assomiglia al Far West ma che è invece la pianura a volte nebbiosa, altre assolata, fra l'Emilia e la Romagna, tutto è cambiato. Siamo attorno all'anno 6.000 quando avviene la Grande Devastazione: un'invasione aliena ha distrutto le città lasciando dietro solo rovine, un'incredibile onda d'urto ha raso al suolo ogni sporgenza, ha fatto ribollire gli oceani, la popolazione umana è decimata ed è rintanata in case cubiche simili a termitai. Sono sopravvissuti però i sistemi industriali costruiti nel sottosuolo che continuano a produrre droidi, robot intelligenti che provvedono a ogni cosa e vivono assieme agli esseri umani. La tecnologia è al potere: governa, gestisce, organizza. Gli uomini sono liberi da ogni occupazione e lasciati al lassismo, all'obesità, alle strane manie che li afferrano, vivendo in aree urbane desolate e deserte. I coniugi Vitosi, fra i superstiti, passano il tempo collezionando grucce, oggetti vecchi e intrattenendosi con due robot da compagnia quasi erotica, una Dafne e un Piteco. Ma quando, a poco a poco, si sparge la voce che i robot immortali che avevano creato e amministrato questo nuovo mondo si sono ritirati, offesi dal carico delle incombenze e dalla mancanza di gratitudine a loro dovuta, il caos si propaga e inizia la vera catastrofe. Nuovi, improvvisi incendi sconvolgono le città, i robot domestici cominciano a delinquere, a darsi al brigantaggio e anche la Dafne e il Piteco decidono di scappare, preoccupati dai pericoli crescenti. Da giorni i notiziari riportano inoltre l'allarmante annuncio della fuga di un robot ritenuto molto pericoloso, uno Xenofon, che la Dafne e il Piteco saranno destinati a incontrare sul loro cammino. Su quello dei coniugi Vitosi e degli altri pochi umani sopravvissuti incombe invece un'altra minaccia, sotto forma di insetti giganti. Riusciranno a sopravvivere a questa nuova invasione aliena? Tra funamboliche citazioni mitologiche e vicissitudini spassose, e deliranti, Ermanno Cavazzoni ci risucchia nella sua fantascienza ironica, sfrenata e surreale, dove il futuro ci appare sospetto e un po' inquietante, un posto stranamente famigliare.
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- Pagine: 663
- Data di uscita: 22-03-2018
Recensioni
Immaginate un’umanità obesa, del tutto annullata a livello intellettivo e motorio: uomini e donne che collezionano oggetti di dubbio valore, la cui sfera sessuale è delegata a dei robot pronti a soddisfare le loro voglie. Siamo nell’anno 6000, una grande devastazione ha fatto tabula rasa delle città Leggi tutto
È possibile scrivere in un buon italiano, fluente, perfettamente comprensibile e non dire nulla per centinaia di pagine? Si! Questo libro ne è la prova lampante. Gli ingredienti per un gran romanzo di fantascienza c'erano tutti: tempo futuro remoto, una (o forse due) invasioni aliene, guerre di ogni Leggi tutto
Volume ponderoso che potrebbe scoraggiare per la mole. Ma visto che dalla quarta di copertina si preannunciava come un distopico con venatura satirica, mi ci sono tuffata. Ed è stato uno spasso. Droidi che cercano di capire come sopravvivere, condizionati dalla loro programmazione, umani ridotti a obesi eg Leggi tutto
Simpatico, peccato per quelle 500 pagine di troppo Ho retto per un centinaio di pagine, poi basta. Capisco la satira, la parodia della fantascienza, la critica sociale e tutto quanto. Interessante, a tratti persino un po' divertente, ma quasi 700 pagine così? Scherziamo?!? Ne avesse avute 200 (o meno Leggi tutto
Un romanzo fantascientifico ambientato fuori Bologna (o quella che un tempo era Bologna). Il mondo degli uomini è in crisi ma nessuno se ne accorge perché è tutto automatizzato. Le persone sono obese e passano le giornate in collezioni inutili come grucce e bottoni e hanno rapporti sessuali con gli Leggi tutto
Sono quasi 700 pagine, troppe per un'avventura comico-picaresca in un futuro distopico dove i tanti personaggi sono in maggioranza droidi specializzati (nella guerra, nel sesso, nelle faccende domestiche, nello zuccherare il caffè). Spesso mi sono chiesta perché continuare a leggere, però l'ho finit Leggi tutto
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