

Sinossi
Pietro è un ragazzo di vent'anni che vive sugli alberi. Ci è salito prima di cominciare a camminare e ora cura gli alberi monumentali di mezzo mondo. Li scala, li studia, li ama, parla con i rami (e i rami parlano con lui, giura). In queste pagine racconta quello che succede in cima alle piante gigantesche dell'Australia e nei nostri giardini addomesticati. Perché anche lì, senza che ce ne accorgiamo, si consumano guerre e amori: come quello rasoterra e imprevedibile tra la salvia e il pomodoro. Ma questo libro non parla solo di alberi, parla anche di noi. Perché da quelle querce alte più di trenta metri Pietro guarda il mondo di sotto, il nostro mondo, quello di chi rimane a terra. E racconta cosa gli alberi ci possono insegnare, cosa ci servirebbe per vivere con la loro calma e capacità di adattamento. Pietro ci insegna qui come trovare una misura nuova per il nostro tempo: "Le piante sono lente, molto lente per la rapidità delle nostre vite. E mentre noi, impazienti del mondo di sotto, siamo incapaci di pensare con la misura dei secoli, loro ci vedono passare, ci guardano e sanno".
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 191
- Data di uscita: 02-10-2018
Recensioni
Un libro tutto sommato carino, originale. Però troppo tecnico, spiegato bene solo a chi già se ne intende. Se si fosse lasciato più spazio a racconti personali dell'autore o a suoi aneddoti sarebbe stato molto più interessante. Spero di leggete qualcosa di più personale nel suo prossimo libro!
Libro che mi ha soddisfatto a metà. Da una parte ho trovato capitoli molto interessanti, quelli più "astratti" sulla fisiologia degli alberi, relazioni e adattamenti alle potature (e ai patogeni vari), sulla loro "psicologia" con note su quanto in effetti siano diversi da noi: mi ha dato tantissimi Leggi tutto
Troppi tecnicismi e nozioni difficilmente comprensibili per chi non ha conoscenze e competenze specifiche.
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