Sinossi
Un Natale degli anni Cinquanta. Tutta la famiglia è riunita intorno all'albero, che porta sulla cima un puntale con l'effigie di un angelo che il piccolo Morfeo fissa incantato; ora il bambino si allontana, si rannicchia presso una finestra, quando una persiana si stacca piombandogli sul capo. Il trauma lo lascia per giorni tra la vita e la morte. Ciò che segue è il tempo di Morfeo, da quel disgraziato incidente agli anni futuri. Ma ciò che segue può essere letto come un lungo delirio, come un sogno oppure come un racconto di verità alterato dal dolore, un dolore che c'è sempre, acquattato nelle pieghe della vita, e periodicamente mostra la smorfia. Morfeo cresce, diventa scrittore, incontra il mondo e i suoi curiosi abitanti: ha amici, passioni, e un amatissimo figlio. Ma tutto il suo cammino è segnato dalla malattia, forse eredità di quella ferita, forse no, che lo rende diverso e non mette d'accordo i medici, tantomeno l'industria delle cure. Superbia, vanità, incompetenza, ma soprattutto il cinico affarismo lo lasciano in balia dei farmaci, ne diventa dipendente, le sue giornate sono ritmate da quel "dominio chimico".
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- Pagine: 103
- Data di uscita: 01-09-2011
Recensioni
Questo breve (per fortuna!) libro racconta la storia di Morfeo, che nell'infanzia fu colpito in testa da una persiana crollata all'improvviso. La vita di Morfeo, rimasto qualche giorno tra la vita e la morte, è seriamente condizionata da questo incidente, gli viene diagnosticata l'epilessia ed è cos Leggi tutto
Posso essere onesta? Posso. Pretenzioso e inconcludente: sospetto che il colpo in testa l'abbia ricevuto l'autore.
Il suono degli applausi si sente appena in mezzo ai singhiozzi.
Libro breve, intenso e complesso, perfino per gli amanti dell'introspezione, delle critiche alla società e del surrealismo/simbolismo. È sicuramente un romanzo molto nostalgico e ricco di malinconia che sa dove vuole andare a parare fin dalle prime pagine, tuttavia non mi sento di consigliarlo per l Leggi tutto
Il nome Stefano Benni (Bologna, 1947) mi era noto come autore di storie brevi e dissacranti. La sua stretta amicizia e collaborazione con Beppe Grillo e Daniel Pennac non poteva far altro che fomentare la mia convizione che avrei trovato parole crude e pessimismo comico nei suoi scritti. "La traccia Leggi tutto
Un delirio scritto con lucidità, asciuttezza e tratti di ironia. Il libro d'inchiostro.
Un Benni fuori dal comune di sicuro, si percepisce un'atmosfera differente da quelle solitamente inscenate da Stefano Benni. Restano il surrealismo e il simbolismo - elementi a lui tanto cari - ma subentra adesso un'aria più cupa, a tratti gotica, il risultato della fusione tra realtà e magia, con no Leggi tutto
"E se un giorno uscirai di qui, vai da Van Gogh e digli: eccoti i soldi per una scatola di colori e una bottiglia di buon vino, sii felice oggi, non dipingere i Girasoli, i mercanti avranno un argomento in meno, nel museo ci sarà un vuoto nella parete e i miliardari non faranno l’asta per aggiudicar Leggi tutto
Il libro spesso è fumoso, non si riesce sempre a tenere il filo di ciò che sta accadendo. Sicuramente lo stile è adeguato alla situazione di delirio in cui si trova il protagonista, ma molte volte la caratterizzazione dei personaggi risulta incompleta e anche gli ambienti non sono ben definiti. Mi d Leggi tutto
Onirico. Premetto che è il primo libro di Stefano Benni che leggo e anch'io, come molti, ho apprezzato la sua capacità di plasmare le parole, di modulare il linguaggio per creare suggestioni, di giocare con il senso. Tuttavia ho trovato alcune parti di questo testo scontate e ricche di frasi stereot Leggi tutto
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