Sinossi
Abbandonato dalla donna che ama, il protagonista del romanzo, che valse a Piovene il Premio Strega nel 1970, lascia la città per trasferirsi nella casa avita in campagna. Qui viene sospettato dell'omicidio di una persona che nutriva per lui antichi rancori. Ha così inizio una fuga da sé e un ritiro dal mondo durante il quale incontrerà un redivivo Fëdor Dostoevskij; prima di decidere di fare ritorno al mondo dei morti, lo strano personaggio rivela al protagonista una sconvolgente verità: se il mondo dei vivi trabocca di esseri più simili ad astrazioni che a realtà, quello dei morti non è che la sua immagine speculare. All'uomo non resta che cercare dentro di sé le ragioni del suo rifiuto della realtà, quasi che la possibile soluzione si possa trovare solo nel passaggio dalla vita all'impassibile aldilà della scrittura. Per aspirare a una condizione che è insieme vita e morte, la condizione di chi, pur calato profondamente nella realtà, sente la propria solitudine come l'unica condizione possibile.
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- Pagine: 240
- Data di uscita: 05-07-2017
Recensioni
Un uomo recide ogni legame con la vita che ha sempre condotto e torna nella casa di campagna in cui è cresciuto. Il suo è un distacco graduale dalla realtà che lo disgusta, da cui l'essere umano è sparito, "Ne restano i simulacri, esseri umani finti ma condannati a credere che esista ancora. Sorpres Leggi tutto
Ho riletto questo romanzo a distanza di diversi anni e mi è piaciuto ancora di più della prima volta. È stato oggetto di studio per un esame universitario e rileggerlo a distanza di tempo mi ha permesso di apprezzarlo fuori dall’ottica strettamente tecnica e di godermelo da un punto di vista meramen Leggi tutto
Premio Strega nel 1970, questo libro è il primo di Piovene che leggo e ahimè non posso dire di essermici trovato in sintonia. L’avvio è promettente e parla di straniamento, di fuga, di mistero. La relazione con il padre e i luoghi natali, così come di nuovo il mistero che aleggia come minaccia, dann Leggi tutto
⭐⭐⭐½ Premio Strega 1970. Un romanzo che è eufemistico definire originale. È roba mattissima. Insensatezza di vivere e nichilismo che sfociano nell'idea del mondo visto come un catalogo. Eh? Si. La prima parte ha degli slanci poetici non indifferenti e in generale l'ho trovata pregna e travolgente, ma a Leggi tutto
" I cambiamenti che sembrano più gravi possono essere i più rapidi" Con questa citazione voglio celebrare una lettura senza la quale oggi sarei un po' diverso da ciò che sono. Romanzo manifesto del Piovene metafisico, narra di un uomo in fuga dalla vita, chiuso nel suo io e capace di incontri ultrat Leggi tutto
Uno di quei libri che si presenta come un capolavoro, ma leggendolo non lo sembra molto e, anzi, fa sentire un po' stupido il lettore medio. Sicuramente carico dei suoi significati, non mi ha colpito, e non ho apprezzato l'introduzione dell'elemento "fantastico" del fantasma di Dostoevskij. Trovo ch Leggi tutto
La trama è interessante, fino alla fine del libro accadono quelli che sembrano essere colpi di scena ma che non danno un vero e proprio risvolto alla vita del protagonista che rimane piatta. È molto descrittivo e riflessivo e ci sono elementi di cui non ne capisco il senso. Qualche frase mi ha colpi Leggi tutto
Non so perché l'ho finito. Forse per la sua lingua impeccabile o forse per la mia mania di non lasciare i libri interrotti.
Decisamente troppo filosofico per i miei gusti
Citazioni
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