Sinossi
Ci sono esistenze che sembrano sempre danzare intorno a un «ma», intorno a svolte improvvise che ribaltano tutto. Ad esempio quella di Tommaso Melilli: era andato a Parigi per studiare letteratura ma qualche anno dopo si ritrova chef di un ristorante; credeva fosse un lavoro tranquillo ma poi viene travolto da ritmi forsennati e locali in fiamme; pensava di essersi lasciato tutto alle spalle ma alla fine capisce che solo se sai da dove vieni puoi capire chi sei. Decide allora di fare l'unica cosa che sente giusta: tornare in Italia e raccontarla da un punto di vista particolare, unico e imprevedibile. Quello della cucina delle trattorie e di chi ci lavora. "I conti con l'oste" è un viaggio nell'Italia di oggi e nelle sue contraddizioni, osservata dalle cucine delle sue nuove osterie. Sono luoghi segreti, spesso inaccessibili, che Tommaso Melilli ci racconta dall'interno. Cuoco e scrittore, Melilli ha girato il paese, visitando alcune delle osterie più interessanti in circolazione: è entrato nelle cucine e vi ha lavorato qualche settimana, mescolandosi alla brigata, entrando in intimità con lo chef, inseguendo le materie prime, scoprendo le storie dei territori e i segreti dei piatti. Ne viene fuori un libro dirompente: è il racconto di un ambiente chiuso, sospeso tra il militare e il creativo, che però è anche un luogo di sperimentazione, scoperte, libertà. Gli chef che Melilli incontra si stagliano sulla pagina con la profondità di personaggi letterari, la ricchezza di storie personali che si intrecciano fa de "I conti con l'oste" un'inaspettata autobiografia di una nazione. Ma soprattutto Melilli rende tutto ciò avvincente come un grande romanzo di formazione: il suo sguardo inquieto e il suo gusto per la narrazione fanno sì che, come in un libro di Joan Didion o di Anthony Bourdain, il pezzo di mondo di cui scrive si allarghi fino a contenerci tutti. Le osterie sono luoghi di memoria e racconto, esperienza e avventura. A lungo dimenticate, a scapito di stellati ecooking shows, oggi sono il posto dove accadono le cose. E dove può capitare di scoprire chi siamo destinati a essere.
- ISBN: 8806243500
- Casa Editrice: Einaudi
- Pagine: 184
- Data di uscita: 18-02-2020
Recensioni
“L’unico modo che conosco per guardare il mondo è la cucina, e l’unico modo che conosco per capire la cucina è farla: quello stesso istinto che ho imparato a usare per cucinare oggi mi dice che devo tornare, e farla in Italia.” Tommaso, nato in Lombardia, lascia l’Italia e diventa cuoco a Parigi. Dec Leggi tutto
Banalotto. I sapori veri, l’Italia della provincia, vado in Francia ma poi mangio italiano...
Amo il cibo. Amo mangiarlo, amo annusarlo, amo guardarlo, amo prepararlo, amo pensarlo, amo raccontarlo. Lo amo al punto che a volte mi fa piangere da quanto è buono. Il cibo è vita e la vita è cibo. Sono cresciuta in ristorante e sono diventata una scienziata. Come mia “tribù” sento, invece che gli Leggi tutto
Lanciato in pompa magna, è un romanzo viaggio leggero e per restare in tema, insipido.
Il libro di Melilli è breve e molto godibile, racconta il suo ritorno in patria dopo dieci anni di lavoro a Parigi. Melilli è un cuoco e racconta le migliori trattorie e osterie d'Italia, ci racconta una porzione parecchio importante della nostra cultura e ci spiega cosa significa davvero l'etichett Leggi tutto
Ideale per chi volesse far della cucina il suo futuro. Nessuna illusione solo duro lavoro, questo è il mondo vero. Da questo nascono le vere passioni che durano una vita. Belle storie da angolazione cucina in netto contrasto con le comparsate televisive a sfondo chef stellati. Lo consiglierei come l Leggi tutto
L’idea era bella. Peccato per la scrittura.
Lu en italien pour le cours. Comme une suite d'articles sans grand intérêt sur la cuisine. L'auteur est d'un narcissisme rare et tout est prétexte à parler de lui.
Un libro che citerò spesso, o meglio che ho già citato spesso tra amici. Piccole gemme emergono dal reportage di Tommaso Melilli.
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!