

Sinossi
È una strana forma di letargia quella che coglie all'improvviso gli abitanti di via Cadorna, dove i più anziani sprofondano a turno in un sonno che dura ventiquattr’ore e poi svanisce senza lasciare traccia.
Qui, in un piccolo borgo della campagna fiorentina alla metà degli anni Sessanta, vive Giulio, il nipote del dottore del paese. Giulio ha sedici anni e ne dimostra la metà. Non si muove e non parla. Si definisce «un coso che ha due braccia e due gambe, ma non funziona nulla». È tetraplegico.
Immobile nel suo lettino, Giulio osserva, rielabora gli scampoli di vita che gli capitano a tiro, intercetta parole e reinventa l'esistenza a modo suo.
Insieme alle ipotesi che via via si dipanano sui motivi della letargia, Giulio racconta di sé e della sua famiglia – il nonno autoritario, il padre indolente, la madre a caccia di sogni – da cui emerge un quadro strampalato dei normali, «gli esseri più misteriosi e più scontenti di tutti», messi straordinariamente a fuoco da chi normale non è, anzi si vede affibbiato l’epiteto di infelice.
Improvvisamente per Giulio si apriranno le porte di un mondo nuovo e inaspettato grazie a uno dei medici che giravano per i paesi alla ricerca dei piccoli pazienti invisibili: un dottore alla rovescia ispirato alla figura di Adriano Milani, fratello di don Lorenzo, che a lungo si batté perché la sanità restituisse a questi bambini dignità di persona.
La scrittura di Michele Cecchini, lieve e insieme cruda, invita a entrare con coraggio nei pensieri e nell'universo di chi non ha voce. Una fiaba senza fiabesco, dal tono mai patetico e a tratti scanzonato. L’esistenza raccontata da un bambino che non ha alcuna intenzione di rinunciare alla felicità e si lascia «amare dalla vita come viene viene».
- ISBN: 8833936627
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 144
- Data di uscita: 08-04-2021
Recensioni
Una storia inaspettata e meravigliosa. Inno alla vita, alla diversità, alla sofferenza e all’empatia. Ho trovato la lettura davvero molto scorrevole, i sorrisi non sono mancati e mi ha regalato tantissimi spunti di riflessione. Un vero gioiello. E l’autore è unico…grande professore!
Per una volta guardiamo il mondo attraverso gli occhi di Giulio, adolescente che si autodefinisce "coso tetraplegico". Lo guardiamo attraverso lo sguardo sempre sorpreso e curioso di chi accetta la vita per quello che è: una giostra che va su e giù. Libro davvero bello, a tratti divertente e sicuram Leggi tutto
Giulio è un ragazzino tetraplegico che trascorre le sue giornate a captare tutto ciò che avviene attorno a lui, come lo strano sonno improvviso che coglie i residenti della via in cui abita.
La disabilità in soggettiva. Libro tenero e commovente. Specialmente per chi ha avuto una persona speciale come fratello
2,5⭐️
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