

Sinossi
Con il passare dei decenni, "Farfalla di Dinard" (1956) sempre più consolida la sua natura di classico speciale per l'estro dei suoi brevi capitoli, in cui l'impareggiabile eleganza della scrittura, non lontana dall'idea del 'petit poème en prose', ci offre pagine che oltrepassano i normali confini di genere tra racconto, elzeviro e prosa poetica. Eugenio Montale, che aveva inizialmente destinato questi suoi testi alle pagine di un quotidiano, ci propone una formidabile e godibilissima serie di ambienti e personaggi, più o meno internazionali, tra i quali compare anche Clizia, figura chiave nei suoi versi. Come scrive nel suo importante saggio introduttivo Niccolò Scaffai, i movimenti interni di "Farfalla di Dinard" agiscono essenzialmente nell'incontro-scontro «tra la vivida presenza del ricordo privato e la sua marginalità rispetto allo sfondo storico, ai grandi eventi pur costantemente rievocati». Montale parte, in questo cammino, da episodi della sua infanzia e della sua giovinezza, tratteggiando poi, nella seconda sezione del libro, con essenzialità esemplare ravvivata da impeccabili battute di dialogo e momenti di raffinato humour, i brevi ritratti stilizzati di tipi spesso grotteschi, di bizzarri snob per lo più inaffidabili, immersi in un mondo ormai perduto. Prosegue con testi dedicati ad animali e oggetti capaci di attivare il gioco della memoria, concludendo con una serie di quadretti in cui egli stesso ci appare alla luce dei suoi tic esistenziali. Un insieme, quello della ormai felicemente storica "Farfalla di Dinard", al tempo stesso apertamente articolato e internamente coerente, tra accenni autobiografici, invenzione e acutezza critica sul mondo circostante. Un'opera grazie alla quale, come scriveva Marco Forti, «se anche Eugenio Montale, paradossalmente, non avesse scritto e pubblicato un solo verso», non avrebbe «mancato di lasciare una traccia anch'essa primaria».
- ISBN: 8804740957
- Casa Editrice: Mondadori
- Pagine: 448
- Data di uscita: 31-08-2021
Recensioni
I'm glad I read it, but it wasn't particularly thought-provoking or moving. My favorite piece was the one about the man who held on to the memories of his dead friends, even though they were so different than how they were remembered by their widows.
The significance of this collection escapes me, I will be honest. If there is a category of literature that is notable within a certain time and place but that has little relevance to a modern reader, is it still notable? Worth the honor of an NYRB pick? Worth the time to read? Perhaps to a scholar
Read these very short prose pieces singularly bit by bit, occasionally, as they would be read in a newspaper, not several at a time. Montale's short prose was published in the newspaper Corriere della Sera . This collection of 50 reproduces those published in book form--beginning in 1956-- with the a Leggi tutto
"Gli uomini sono un po' come i libri: ne leggete distrattamente uno, e non prevedete che finirà per lasciare in voi una traccia incancellabile; ne digerite con ogni zelo un altro, che abbia tutta l'aria di esser degno dell'impresa; e scorsi pochi mesi vi accorgete che la fatica è stata peggio che in Leggi tutto
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