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Sinossi

Cosa c’era nell’animo di Mozart? Non valgono con Mozart consueti metri di misura. La sua genialità credo consistesse nell’esser lui uomo del tutto comune, uomo qualsiasi, ma di quelli che vivono senza rendersene conto due vite: la vita del volto, con cui si affacciano quotidianamente presso il volto degli altri, e la vita della propria intimità profonda o della propria verità. Questa rimane loro sempre sconosciuta, o forse gli appare in sogno e, sepolta nelle ore notturne, altrimenti non affiora se non pari a un fortuito e trascurabile trasalire.L’animo di Mozart era un abisso: l’abisso della quotidianità dove ogni differenza sparisce e a galla salgono passioni di breve momento, ricordi casuali, propositi mediocri […] Il delirio di scrittura che imbeve le sue lettere è fatto apposta per piacerci, affascinarci. Mozart vi mette pari seduzione fisica e immaginazione erotica, capacità stilistica e vezzi ecolalici: potremmo parlare di un Rabelais che civetta senza scopi filosofici se, sempre sotterraneamente, non avvertissimo estri infantili, una specie di psicologica timidezza rovesciata in aggressività. Ho detto fosse uomo comune, ma non ho detto fosse mediocre. Esser «comune» vuol dire anche essere pura natura, e l’imprevedibilità è sostanza della natura: che è, di fronte alla ragione che l’osserva, in uno stato di perenne pubertà. Il genio di Mozart è confitto in una perenne pubertà: in essa trovava cibo il suo demone dongiovannesco. Certo: tra la musica di Mozart e tutta intera la vita di lui c’è una voragine che non si colma, un divario. Nelle lettere questo divario è esplicito; tra esse, neppure quella più tessuta di giocoso lessico familiare può venire scambiata per un musikalischer Spaß. Mozart dice in musica cose che la sua mente e il suo cuore ignorano, ma ad essi tutt’altro che estranee. Wolfgang Amadé era realmente, nel pensiero, nel cuore, quell’uomo comune, quell’adolescente svaporato che le sue lettere raccontano? La domanda non ha risposta, per quanti particolari, anche preziosi, egli ci abbia dato di sé. La sua esistenza temporale ha preso a schermo il pentagramma della carta per musica, e dietro di esso si è dileguata.

Dall’introduzione di Enzo Siciliano

  • ISBN: 882352279X
  • Casa Editrice: Guanda
  • Pagine: 352
  • Data di uscita: 18-04-2019

Dove trovarlo

€19,00

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