

Sinossi
Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva. Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse. Per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica. Accade ogni volta che rifiutano di chiamarvi avvocata, sindaca o architetta perché altrimenti «dovremmo dire anche farmacisto». Succede quando fate un bel lavoro, ma vi chiedono prima se siete mamma. Quando siete le uniche di cui non si pronuncia mai il cognome, se non con un articolo determinativo davanti. Quando si mettono a spiegarvi qualcosa che sapete già perfettamente, quando vi dicono di calmarvi, di farvi una risata, di smetterla di spaventare gli uomini con le vostre opinioni, di sorridere piuttosto, e soprattutto di star zitta. Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Ha un'ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice più nessuno.
- ISBN: 8806249185
- Casa Editrice: Einaudi
- Pagine: 128
- Data di uscita: 02-03-2021
Recensioni
Vorrei commentare questa lettura mettendo da parte la mia grande stima per l’autrice, ma non mi è possibile, la sua voce mi scuote ogni volta e fa luce su dei punti prima oscuri. E soprattutto la stimo proprio per le questioni che affronta e per come le affronta quindi sarebbe del tutto vano. Per chi Leggi tutto
Trovo che questo libro sia arguto e mi ha fatto sorridere e riflettere e in molti aneddoti raccontati da lei mi sono riconosciuta e ritrovata. Faccio una brevissima premessa: per dieci anni ho lavorato in un ambiente a prevalenza maschile (le donne costituivano il 10% della popolazione di questo amb Leggi tutto
Un piccolo libro che affronta un grande problema, penso che si possa riassumere così l'intero libro. Un grande "ostacolo" per abbattere il patriarcato e il sessismo è rappresentato soprattutto dalla lingua, non solo quella italiana, e dall'uso sbagliato che si fa di essa. In questo libro Michela Murg Leggi tutto
Se Michela Murgia mi calpestasse, la ringrazierei.
3,5 Un saggio che a primo impatto può risultare semplice e alquanto ovvio, ed è così, ma non per questo ritengo che sia poco valido o che non valga la pena di essere letto.
Recensione completa qui 👇 https://www.ilpesciolinodargento.it/s... “Stai zitta”, Michela Murgia: un libro allucinante, le cui pagine sono appesantite da fallacie, da approssimazioni, da manipolazioni e da ridicole tesi complottistiche.
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