Sinossi
Nel 1848, l'anno delle rivoluzioni, Gustav Theodor Fechner, fisico e filosofo, contesta audacemente la rigida gerarchia che colloca gli esseri viventi - uomini animali e piante - su una scala discendente, dai superiori agli inferiori, ponendo questi ultimi al servizio dei primi: "Perché non ci dovrebbero essere, oltre le anime che camminano, gridano, mangiano, anche anime che silenziosamente fioriscono e spandono odori?". Muovendo dalla concezione panpsichista dell'universale animazione della natura, Fechner procede attraverso osservazioni scientifiche, confutazioni logiche e, all'occasione, provocazioni: in fondo anche "le piante si nutrono degli uomini e degli animali", ovvero dell'anidride carbonica prodotta dai polmoni e degli effetti della decomposizione. Ma il suo intento non è sovvertire, bensì ricondurre a unità. Acquistano allora sommo valore l'analogia, la poesia come strumento di conoscenza, come "natura che si fa strada attraverso le idee di cui l'istruzione ci ha artificialmente imbevuti". E il lettore, irretito dalla profondità speculativa, dalla preveggenza scientifica, dalla nitidezza di questo libro, non potrà non riconoscere in Fechner uno dei più grandi tra quei filosofi romantici della natura che avrebbero avuto una decisiva influenza, per esempio su Jung.
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- Pagine: 141
- Data di uscita: 05-11-2008
Recensioni
Trattato molto interessante, nella sua chiarezza e semplicità, sulle piante e sulla loro caratteristica di possedere un'anima. L'obiettivo che il fisico e filosofo Fechner si propone di raggiungere é proprio quello di restituire alle piante la stessa dignità di cui godono esseri umani e animali. Con Leggi tutto
Nel 1848 erano perfettamente in tempo per fare le rivoluzioni e non erano ancora in ritardo per investigare filosoficamente la vita delle piante. Inizio estremamente vintage, finale anche troppo moderno. Forse con un pizzico di misticismo in eccesso.
Citazioni
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