Ti devo un ritorno
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Sinossi
«Da tutti i libri che ho letto e da tutti i film che mi sono piaciuti, ho imparato che certe belle storie nascono da un’ingiustizia. Anche io, allora, avevo un inizio potente. Mi mancava il resto».
Pietro ha trentadue anni, ma è ancora un uomo a metà. Surfista mancato, annaspa fra i sentimenti e le paure, senza riuscire a dare una direzione alla propria vita. La morte improvvisa del padre agisce come un detonatore e lo spinge a lasciare Milano e a rifugiarsi in un paesino delle Azzorre, perché «solo partendo s’impara a perdere autobus, aerei e persone, restando vivi lo stesso». Qui incontra Vasco, un diciottenne con cui costruisce un rapporto simile a quello tra padre e figlio, un’amicizia in cui può dimostrare di essere un uomo sicuro, maturo e protettivo. Ma un naufragio porta sull’isola un carico di cocaina che stravolge la vita degli abitanti e mette Pietro davanti a scelte importanti, per il suo amico e soprattutto per se stesso. Dopo aver conquistato con i suoi testi il panorama musicale italiano, Niccolò Agliardi esordisce in libreria con il suo primo romanzo: una scrittura diretta e poetica al tempo stesso, che sa descrivere con parole semplici ciò che le parole di solito non riescono a dire.
- ISBN: 8869187683
- Casa Editrice: Salani
- Pagine: 216
- Data di uscita: 06-10-2016
Recensioni
Le prime 30 pagine da bimbominkia poi come per miracolo il libro ha una svolta totale. Inizia la storia, si disegnano i personaggi e cambia la scrittura. Una bella sorpresa con finale inatteso. Scopro solo al termine della lettura che questo non è il primo libro di Agliardi ma che ne ha al suo attiv Leggi tutto
La presa di coscienza di un trentenne che alla morte del padre si ritrova incapace di prendere decisioni importanti. La fuga su un'isola delle Azzorre lo metterà in contatto con persone ed eventi che lo faranno maturare. Tratto da una vicenda realmente accaduta è una lettura piacevole e di riflessio Leggi tutto
Un libro bellissimo, che scava a fondo nell’inquietudine degli uomini che affrontano le ingiustizie della vita, ‘perché tutte le storie più belle partono da un’ingiustizia’.
Penso, ancora una volta, che i disegni imperscrutabili sopra le vite di ognuno abbiano quasi sempre ironie nascoste 💕
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