Sinossi
Quel lunedì di gennaio in cui Francesco, protetto solo dal cappuccio della sua felpa, sale le scale a falcate di tre gradini e si infila appena in tempo nella III C della Scuola Nuova, non è un giorno come un altro. I suoi, senza neanche dirglielo, l'hanno iscritto a un viaggio. E non a uno qualunque, ma a un viaggio "per non dimenticare" in Polonia, ad Auschwitz. Ce la farà, ad affrontarlo? Cosa penseranno di lui i compagni di calcio e quelli della Vecchia Scuola? Cosa dirà Kappa, il suo migliore amico che si fa chiamare così - K. - perché è il tag con cui sta tappezzando i muri del quartiere? Tra grida di rabbia e momenti di spaesamento, tra partite di calcio e sere passate sulle panchine, tra domande sul senso della storia e altre sul senso della vita, Francesco dovrà entrare in contatto con le proprie emozioni e con quelle degli altri, e fare i conti con il suo dolore. Guardando nel buio più profondo del passato, questi ragazzi cercheranno un modo per immaginarsi grandi, insieme proveranno a capire e affrontare la Storia. Quella con la maiuscola, e quella che viviamo tutti i giorni: perché bisogna stare attenti se si vuole pensare al futuro - a non restare indietro. Età di lettura: da 13 anni.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 221
- Data di uscita: 14-01-2016
Recensioni
Punteggio pieno meritatissimo. Una storia che mi ha preso fin da subito, con una capacità descrittiva e di immedesimazione notevole. Molto emozionante, commovente, e non tanto per l’argomento trattato quanto per alla capacità di guardare i ragazzi ed attraverso i loro occhi. Consigliassimo
Francesco ha sedici anni, ha appena cambiato scuola a causa di un suo comportamento ben oltre le righe per questo si trova in una nuova classe a metà anno. Un progetto educativo di un'associazione, prevede che a scuola vengono proposti filmati e immagini sul nazismo con momenti di riflessione person Leggi tutto
Un ottimo libro che offre uno spaccato di vita realistico di un ragazzo adolescente a metà tra un presente che vuole dimenticare e un passato che ha bisogno di essere ricordato.
Una parola per descriverlo :umano
Un po' banale, linguaggio un po' scurrile per dei ragazzini, abbastanza inutile se vuole sensibilizzare alla Shoah.
Un romanzo che accompagna il (giovane) lettore in un percorso di riconoscimento del sé e del valore della Memoria. Cosa può dire Auschwitz ai sedicenni di oggi? L'avventura di Francesco, inquieto e alla ricerca della propria identità (come qualsiasi suo coetaneo), fa da specchio ai dubbi, alle paure Leggi tutto
Citazioni
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