Notizie che non lo erano. Perché certe storie sono troppo belle per essere vere
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Sinossi
Se il nostro Paese fosse proprio come ce lo raccontano i giornali, l'Italia sarebbe un posto molto più strano di quanto già non si creda. Infatti, stando a quello che negli ultimi anni hanno affermato le più rinomate fonti di informazione, gli italiani dovrebbero essere un popolo composto da una marea di analfabeti (sei milioni), da un esercito di persone sotto ipnosi a fini terapeutici (otto milioni) e da una sorprendente percentuale di donne ossessionate dall'idea di portarsi a letto un arbitro. E non era vero il "complotto per uccidere Obama", né che un padre volesse far bocciare il figlio, né che fosse stata trovata l'agenda di Paolo Borsellino, né la foto di Elizabeth Taylor nuda, né che Papa Francesco uscisse la notte di nascosto dal Vaticano. Eppure queste storie, insieme a tante altrettanto inventate, sono state spacciate per vere da testate che dovrebbero avere la nostra fiducia. Con l'arrivo di internet, i giornalisti di tutto il mondo si sono dovuti abituare al confronto con lettori che possono mettere in dubbio, contestare o addirittura smentire le loro affermazioni. Il mito del web come fucina di leggende metropolitane va ribaltato: oggi la rete testa la veridicità delle notizie, mentre i falsi giornalistici sono quasi sempre il risultato di errori o leggerezze compiuti dai media tradizionali, che hanno ormai rinunciato al ruolo di filtro e alla propria funzione di controllo. Prefazione di Craig Silverman.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 247
- Data di uscita: 07-05-2015
Recensioni
Sono sempre più sensibile all'argomento "corretta informazione". Un po' per il sovraccarico di puttanate (inutile definirle diversamente) che girano sui vari social, un po' perché gli stessi giornali on line e cartacei non è che facciano un lavoro migliore. Per questo motivo ho acquistato incuriosito Leggi tutto
Questo libro nasce da una rubrica settimanale che appariva sulla Gazzetta dello Sport e che segnalava appunto la notizie che erano state pubblicate sui quotidiani anche blasonati ma non erano mai esistite davvero, nascendo magari da un equivoco e autoalimentandosi. La parte probabilmente più interes Leggi tutto
Impietosa carrellata sullo stato del giornalismo italiano: centinaia di notizie non verificate pubblicate e spesso lasciate online dopo anni dalla smentita, per incompetenza, sciatteria o avidità nell'attrarre lettori. E l'autore si è limitato a riferire solo una selezione di quelle pubblicate dagli Leggi tutto
Ridere per non piangere. Ritratto tragicomico del giornalismo italiano tramite lista di gaffe ed errori eclatanti, manca però una parte analitica di approfondimento (socio-psico-antropologica?) e soprattutto una parte costruttiva sulle soluzioni alternative per sopravvivere economicamente al click b Leggi tutto
Chiaro, coinvolgente ma soprattutto necessario. Trasmette una coscienza critica che aiuta a trattare con lucidità l’informazione scadente e ingannevole alla quale siamo sottoposti quotidianamente. Rende un po’ più svegli e meno ingannabili: qualità senza prezzo, a mio parere.
Libro interessante che illustra alcune (decine e decine in realtà) delle fake news in cui si è imbattuto lo scrittore, infarcendo qua e là la lettura con analisi del fenomeno e qualche riflessione. Le 250 pagine risultano però davvero troppe, e tutte le bufale descritte risultano ripetitive dopo un Leggi tutto
Ero curioso di capire meglio la dinamica con cui le notizie (vere e false) si creano e si propagano. Ho scoperto un mondo, quello dei giornalisti ed assimilati, che fa fatica a capire come muoversi nei nuovi scenari in cui online ed offline si incrociano. Lettura piacevole ma i concetti potevano esse Leggi tutto
Fondamentale per chi sta scoprendo Sofri, ed in generale per chi vuole farsi un'idea della vasta conoscenza di Luca Sofri delle falle e delle mancanze della stampa italiana. Chi lo conosce bene invece lo troverà spesso divertente, ma piuttosto ripetitivo, e un po' carente di struttura.
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