

Sinossi
«Divertente maestra del sospetto, Paola Mastrocola mette in guardia contro le idee sbagliate che pretendono di essere le più giuste, contro i sempre nuovi convenzionalismi.»
Lorenzo Mondo, La Stampa
«L’unica nostra scrittrice capace di una comicità deliziosamente coinvolgente.»
Giulia Borgese, Corriere della Sera
Barbara Lope è una donna nel pieno della vita, ha un’attraente frangetta bionda, vestiti eleganti, un bel lavoro. Eppure ogni tanto sente come un peso, un fastidio acuto: a scuola era il compagno presuntuoso, al lavoro la collega arrivista, e poi le scarpe con il tacco a spillo, le serate mondane, i discorsi ufficiali, le cerimonie, i matrimoni... E quando le situazioni si fanno insopportabili, quando le sembra che le persone e i luoghi abbiano perso il senso di quello che sono realmente (se mai l’hanno posseduto), in Barbara scatta qualcosa, un piccolo movimento, un gesto minimo, di insofferenza... Sfrontato? Scherzoso? Provocatorio? Non si può dire. Di certo si tratta di un impulso irresistibile, e Barbara non può trattenerlo. È il suo modo di reagire alle assurdità, alle distorsioni. Forse il desiderio di trovare qualcuno che le somigli. Insomma fa quel gesto, e d’improvviso ciò che appariva così serio e importante perde consistenza, diventa aria, si dissolve.
«Paola Mastrocola racconta con brio e spigliatezza, ama la poesia e gioca con le parole, onora la virgola e l’ipotassi, cesella i dialoghi.»
Luciano Genta, La Stampa
«Ci si lascia sorprendere dallo snodarsi agile della storia, dalle sue allegre ’impennate’ e allo stesso tempo si ammira la leggerezza della scrittura, la sua apparente facilità, il suo rifarsi con sorridente e voluta soavità agli stilemi della narrativa favolistica.»
Margherita Oggero, La Stampa
- ISBN: 8823500583
- Casa Editrice: Guanda
- Pagine: 80
- Data di uscita: 28-02-2013
Recensioni
Io vorrei che qualcuno insegnasse alla Mastrocola che non c’è niente di male nell’avere ambizioni; che si può essere brave persone anche inseguendo un miraggio d’eccellenza e che è ora di finirla con lo stucchevole buonismo per il quale chiunque decida d’essere meno di zero merita il titolo d’eroe i Leggi tutto
non capisco
Non c'ho trovato un senso, davvero. L'ho continuato a leggere solo per non vederlo più sul mio comodino, nella pila di libri lasciati in sospeso. Il modo di scrivere non mi è piaciuto per nulla, la storia poi l'ho trovata stupida :c
Scrittura che allappa. Troppo costruito.
Barbara Lope e' viziata, depressa, o solo anticonvenzionale e libera? Sta a voi decidere. Non ho necessariamente adorato il personaggio, ma, ancora una volta ho adorato il modo di narrare della Mastrocola.
Carino ma non lo raccomanderei
La storia poteva essere interessante e invece diventa prevedibile, lo stile è abbastanza insopportabile.
Un libro leggero e coinvolgente. Barbara,la protagonista,risulta divertente per il suo modo poco comune di reagire alle circostanze.
'La narice del coniglio' è un gesto strano, che rompe gli indugi e sconquassa le situazioni troppo rigide, liberando la stranezza e la personalità della protagonista dalle gabbie imposte dalle convenzioni sociali. Farla è un po' come dire 'supercalifragilistichespiralidoso', solo che ha un effetto pi Leggi tutto
Il mio primo incontro con la Mastrocola. Alla ventesima pagina mi stavo ancora chiedendo se mi piacesse ma alla quarta riga avevo già capito che non l'avrei rimesso sullo scaffale senza prima averlo finito. un libro che si legge in un'ora, durante la quale si ha l'impressione di essere seduti su un Leggi tutto
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