Sinossi
Da un divano nel profondo Veneto, sul quale si accorge di non avere un posto né in questa vita né nell'altra - nessuno, in famiglia, ha pensato a prenotare un loculo -, la protagonista di questo romanzo, Ginevra, si alza per raccontare tutti coloro che invece a un posto per l'altra vita ci hanno pensato: professionisti del settore come Taffo Funeral Services, una tanatoesteta, architetti che progettano non solo oggetti ma il fine ultimo degli oggetti, e poi poeti, scrittori, cantanti, passanti. Tutti sono accomunati - tutti noi lo siamo - dall'esperienza della morte (degli altri) che sempre dolorosamente rimanda all'allegria di trovarsi vivi. In mezzo a questi incontri c'è il quotidiano di Ginevra, il suo lavoro di affittacamere nell'umidissima e amatissima Venezia non più a turisti ma a pellegrini 2.0, il sogno di un gatto che cade dal terrazzo e torna volando con una lettera del nonno (morto), l'orizzonte del mutuo e la conseguente possibilità di avere una casa tutta per sé; ci sono gli amici e la palestra, i luoghi comuni sfatati e i pregiudizi confermati, c'è il diventare adulti e - se tutto va bene - vedere la vecchiaia. Ginevra Lamberti - omonima del suo personaggio - racconta, piange, sorride e canta che solo i vivi muoiono, che "morto" è aggettivo di una cosa viva e quindi tanto vale cominciare a sentirsi vivi da adesso. Cominciare a sentirsi vivi prima del "giorno in cui".
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- Pagine: 204
- Data di uscita: 12-09-2019
Recensioni
Se avete l’impressione che i libri italiani siano tutti uguali, leggete questo scritto della giovane e simpatica Ginevra Lamberti. È profondamente originale, in tutto: il soggetto (la morte, la nostra percezione della morte, i riti della sepoltura, della cremazione, del lutto), il modo in cui è scri Leggi tutto
Avevo in realtà altissime aspettative, a seguito di una recensione, molto positiva, fatta da Matteo B. Bianchi nel podcast Copertina. In parte, questo libro le ha soddisfatte. Si tratta di un viaggio alla scoperta di alcuni temi che girano intorno alla morte, soprattutto in torno al modo in cuil la p Leggi tutto
Perché comincio dalla fine è forse l’esempio più riuscito di no fiction, scritto da una voce italiana, che io abbia mai letto. Dopo La questione più che altro , un romanzo che ruota attorno al mondo del lavoro di oggi caratterizzato dai sogni infranti di giovani e dai grandi guadagni di Aziende, Gine Leggi tutto
La costruzione della narrazione è bizzarramente piacevole, a metà tra il flusso di coscienza e il reportage giornalistico. Alcuni capitoli sono genuinamente interessanti (bellissimo quello della tanatoesteta). Altri, come quello sui musicisti di Pesaro sembrano più raffazzonati e non bene inseriti n Leggi tutto
Leggi le recensioni e ti entusiasmi. Compri il libro ed è una fregatura. Noioso e pretenzioso. Grazie eh.
Esse livro me deixou extremamente confusa. Eu pensei que talvez o problema fosse a tradução, a versão do arquivo do Kindle, talvez eu mesma ou até com a escrita italiana (algo como o famoso "humor britânico" tão característico), afinal já tive problemas em gostar de outros autores italianos, mas, na Leggi tutto
È difficile categorizzare questo libro: in parte è un memoir, in parte un'inchiesta, a tratti sembra un romanzo. Il filo che unisce gli episodi, tra una Venezia invasa di "pellegrini globali" e le difficoltà della vita quotidiana in una "zuppa di alghe" è la morte. Sì, avete capito bene, l'innominab Leggi tutto
Idea buona parlare di morte e tutto ciò che vi è di afferente. Purtroppo molto slegato e per me un No
Citazioni
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