Quando il mondo si fermò ad ascoltare. Van Cliburn, il pianista che vinse la Guerra fredda
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Sinossi
Aprile 1958, la cortina di ferro non è mai stata così pesante, gli Stati Uniti e il blocco sovietico si contendono la supremazia mondiale in una cupa battaglia combattuta a colpi di competizioni sportive, lanci di satelliti e minacce nucleari. L'esito della prima edizione del concorso pianistico Cajkovskij, organizzato dal ministero della cultura dell'URSS, sembra pertanto scontato. Poi accade l'incredibile. Mentre le giovani promesse del pianoforte cominciano le prove eliminatorie, si diffonde la notizia di un giovane e magrissimo pianista texano dal talento smisurato e dalla tecnica trascendentale: Van Cliburn. Il pubblico russo, attentissimo a questo tipo di manifestazioni, resta affascinato dal temperamento romantico e passionale del giovane sconosciuto, e comincia a fare il tifo per lui contro ogni logica nazionalista; la giuria, pur discutendo, gli tributa i massimi voti e quello che rischia di diventare un incidente diplomatico giunge alle orecchie dei vertici politici. Scritto da uno dei maestri della divulgazione musicale, l'autore di Temperamento e della Storia naturale del pianoforte, questo libro racconta per la prima volta la storia di quei giorni delicatissimi ed entusiasmanti, quando l'arte, il talento personale, la politica e le tragedie della storia sembrarono confrontarsi pericolosamente. Isacoff descrive il clima di terrore nel quale si svolse il concorso, presieduto da Dmitrij Sostakovic, le storie personali dei componenti della giuria, un impressionante conglomerato di talento che comprendeva personalità del calibro di Sviatoslav Richter, Emil Gilels, Dmitrij Kabalevskij, Heinrich Neuhaus e altri ancora. Ritraccia attraverso documenti originali e testimonianze inedite gli incontri della giuria, i confronti diplomatici e politici, la crescente tensione, il verdetto e le profonde conseguenze che esso avrà sul clima culturale di quegli anni negli Stati Uniti e nell'Unione Sovietica. E naturalmente sulla vita e sulla carriera personale di Van Cliburn. La cronaca di una vicenda che è anche una commovente celebrazione della volontà artistica e della libertà intellettuale che la musica è in grado di donare all'umanità. Anche in una delle pagine più buie della storia.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 253
- Data di uscita: 20-09-2018
Recensioni
PRELIMINARY NOTE: In this non-review, I spell the composer's name Chaykovskiy , a more accurate English transliteration of the Russian Чайковский than the French Tchaikovsky or German Tschaikowsky . No, this is not a review. It's a rant. But first, some thanks. I thank the long-serving keyboard accompan Leggi tutto
For a great many years, the only books written about the pianist were The Van Cliburn Legend by Abram Chasins - a book that took many liberties with facts about Cliburn, and Howard Reigh’s Van Cliburn, which is better researched, but still rather one-sided. Within a year, however, there have two boo Leggi tutto
Stuart Isacoff’s new book is a biography of pianist Van Cliburn that focuses on his victory at the 1958 Tchaikovsky International Piano Competition in Moscow. As the 1958 competition came at the height of the Cold War, Cliburn’s victory was seen as a proxy win for the United States over communism, a Leggi tutto
Tchaikovsky Piano Concerto No. 1, B-flat minor Conductor - Kiril Kondrashin Moscow State Philharmonic Academy Orchestra Mosca, 1962 List's Hungarian Rhapsody No. 12 in C-Sharp Minor The Kennedy Center, 1962 Breve video introduttivo del Cliburn, uno dei più importanti concorsi pianistici del mondo: il Van Leggi tutto
Subtitled "Van Cliburn's Cold War Triumph and Its Aftermath." This book about American pianist Van Cliburn's unexpected victory in the 1958 Tchaikovsky International Piano Competition in Moscow covers much the same territory as Nigel Cliff's "Moscow Nights: The Van Cliburn Story" but is more focused Leggi tutto
Well written and concise review of Cliburn's improbable win in Moscow in 1958 and the consequence for both the pianist and the Soviet and US relations in its aftermath. Turns out it was probably more consequential than we have realized. The portrait drawn of Van is sadder than I had expected. The Dr Leggi tutto
This book's subtitle is "Van Cliburn's Cold War Triumph and Its Aftermath." Cliburn's win in Moscow in 1958 really did thaw some of the Cold War antipathy between the US and Russia. This is a short book that explains why he won and his departure, not that many years later, from the concert scene. F
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