

Suicidio occidentale. Perché è sbagliato processare la nostra storia e cancellare i nostri valori
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Sinossi
Se un attacco nel cuore dell'Europa ci ha colto impreparati, è perché eravamo impegnati nella nostra autodistruzione. Il disarmo strategico dell'Occidente era stato preceduto per anni da un disarmo culturale. L'ideologia dominante, quella che le élite diffondono nelle università, nei media, nella cultura di massa e nello spettacolo, ci impone di demolire ogni autostima, colpevolizzarci, flagellarci. Secondo questa dittatura ideologica non abbiamo più valori da proporre al mondo e alle nuove generazioni, abbiamo solo crimini da espiare. Questo è il suicidio occidentale. L'aggressione di Putin all'Ucraina, spalleggiato da Xi Jinping, è anche la conseguenza di questo: gli autocrati delle nuove potenze imperiali sanno che ci sabotiamo da soli. Sta già accadendo in America, culla di un esperimento estremo. Questo pamphlet è una guida per esplorare il disastro in corso; è un avvertimento e un allarme. Gli europei stentano ancora a capire tutti gli eccessi degli Stati Uniti, eppure il contagio del Vecchio continente è già cominciato. Nelle università domina una censura feroce contro chi non aderisce al pensiero politically correct, si allunga la lista di personalità silenziate, cacciate, licenziate. Solo le minoranze etniche e sessuali hanno diritti da far valere; e nessun dovere. L'ambientalismo estremo, religione neopagana del nostro tempo, demonizza il progresso economico e predica un futuro di sacrifici dolorosi oppure l'Apocalisse imminente. I giovani schiavizzati dai social sono manipolati dai miliardari del capitalismo digitale. L'establishment radical chic si purifica con la catarsi del politicamente corretto. È il modo per cancellare le proprie responsabilità: quell'alleanza fra il capitalismo finanziario e Big Tech pianificò una globalizzazione che ha sventrato la classe operaia e impoverito il ceto medio, creando eserciti di decaduti. Ora quel mondo impunito si allea con le élite intellettuali abbracciando la crociata per le minoranze e per l'ambiente. La questione sociale viene cancellata. Non ci sono più ingiustizie di massa nell'accesso alla ricchezza. C'è solo «un pianeta da salvare», e un mosaico di identità etniche o sessuali da eccitare perché rivendichino risarcimenti. In America questo è il Vangelo delle multinazionali, a Hollywood e tra le celebrity milionarie dello sport. In Europa il conformismo ha il volto seducente di Greta Thunberg e Carola Rackete. Le frange radicali non hanno bisogno di un consenso di massa; hanno imparato a sedurre l'establishment, a fare incetta di cattedre universitarie, a occupare i media. Possono imporre dall'alto un nuovo sistema di valori. La maggioranza di noi subisce quel che sta accadendo: non abbiamo acconsentito al suicidio.
- ISBN: 8804738324
- Casa Editrice: Mondadori
- Pagine: 252
- Data di uscita: 29-03-2022
Recensioni
Si può essere d’accordo o meno con le tesi presentate da Rampini in questo libro, tuttavia non lo si può certo accusare di essere un rappresentante dei conservatori o comunque di una destra reazionaria. Presenta molto bene gli errori compiuti a sinistra, una volta forza politica che difendeva i diri Leggi tutto
Il libro si batte su due fronti, nel descrivere questo presunto "declino occidentale". Sul secondo fronte, quello della situazione politica internazionale, poco da dire, viene affrontato nella seconda parte del libro, e nonostante mi sembra che a volte pecchi di eccessive semplificazioni, la causa c Leggi tutto
Un j'accuse acuto e coraggioso perché osa raccontare le conseguenze nefaste del politically correct di cui si fa mandante il progressismo globalista per condurre il mondo occidentale verso il proprio suicidio. La quarta stellina se l'è meritata perché leggere un testo del genere da parte di un giorn Leggi tutto
Fra i più efficaci lavori di Rampini degli ultimi tempi: passa in rassegna alcune fra le peggiori declinazioni del politically correct, nel solco del processo di revisione ed autocritica della cultura liberal americana.
Come tutti i saggi di Rampini si trovano grandissimi spunti di riflessione ed analisi da pensatore fuori dagli schemi. Sempre lucido nell'affrontare gli argomenti, si può essere d'accordo o meno ma non si può rimanere indifferenti. L'ho trovato uno dei più furiosi ed arrembanti dei suoi lavori.
Bellissimo! Attualissimo! una lezione di Geopolitica e analisi della societa’ Lucida e chiara! Rampini e’ sempre una garanzia nella lettura. Andrebbe fatto leggere alla nostra classe dirigente!
Lettura obbligatoria che ai fan del pensiero politically correct, dell'ecologismo religioso, potrebbe non piacere
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