

Sinossi
Le discussioni sul metodo storico toccano oggi temi non limitati ai soli addetti ai lavori. La riduzione della storiografia a retorica, alimentata dallo scetticismo postmoderno, si è incontrata con le posizioni politiche dei movimenti basati su identità etniche o di genere. Chi ha rivendicato la parzialità della conoscenza storica lo ha fatto richiamandosi all'analisi della conoscenza in termini di potere proposta da Foucault, oppure all'idea che la versione del passato destinata a prevalere sia quella retoricamente più efficace. Entrambe le prospettive derivano da Nietzsche: più precisamente, sostiene Carlo Ginzburg, dalla lettura, elaborata negli anni settanta, di un inedito giovanile di Nietzsche in cui la nozione di verità era ricondotta a una dimensione retorica. Alla retorica di Nietzsche, riecheggiata dai suoi epigoni odierni, Ginzburg contrappone un'altra retorica, quella fondata da Aristotele e trasmessa da Quintiliano a Lorenzo Valla. Al centro di questa tradizione c'è il nesso tra retorica e prova, qui illustrato attraverso l'analisi di una pagina poco nota e di una pagina famosa: la denuncia del colonialismo europeo che un gesuita francese del Settecento attribuì al capo di una rivolta indigena, e lo spazio bianco dell'educazione sentimentale in cui Proust vide il culmine dell'intera opera di Flaubert.
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- Pagine: 161
- Data di uscita: 30-04-2014
Recensioni
A Mess in Need of an Editor I should have been put off by the rambling nature of the first chapter in which the author wanders to and fro between Aristotle, Luther and Nietzche with other name dropping thrown in, the connection being Aristotle's Rhetoric, though there's an interesting mention of Thuc Leggi tutto
Gli storici hanno perso di vista la triangolazione storia-retorica-prova per focalizzarsi su un rapporto fra storia e retorica, perché si dà per scontato che retorica e prova siano due concetti antitetici che non possano entrare in contatto. Questa posizione nei confronti della storia deriva da un r Leggi tutto
succinct, engaging and interesting - eg on the harangue as a baroque genre
I have been in love with Mr. Gingzburg writings since I first had a glimpse of "The Cheese and the Worms" when I was still graduating from College. Because for the first time there was someone who could write History without letting his readers bored, a very common ability amongst Historians, I am a Leggi tutto
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