Cervino
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Sinossi
Il 14 luglio 1865 il venticinquenne inglese Edward Whymper, partito da Zermatt, raggiunge per primo la vetta del Cervino-Matterhorn, il «più nobile scoglio» come scriveva il poeta John Ruskin, o la «Gran Becca» come è ancora chiamata nelle valli italiane ai piedi della montagna. Scendendo, tuttavia, in seguito a un incidente la corda che teneva legati i sette scalatori si rompe, e quattro di essi perdono la vita precipitando nel vuoto. Pochi giorni più tardi, Jean-Antoine Carrel arriva in cima dal versante italiano. Carrel è il vero «eroe» dell’avvincente racconto che Reinhold Messner fa della «conquista» di questa splendida e montagna: Carrel, la guida della Valtournanche che per primo osò pensare di salire il Cervino, fino ad allora considerato inespugnabile per le condizioni meteorologiche che lo caratterizzano, per la severità delle sue pareti, per l’aspetto maestoso che dai tempi più remoti ha alimentato miti e leggende paurose. E Carrel è caratterialmente l’opposto del «dandy» Whymper: taciturno, istintivo, dominato dal senso di responsabilità per le persone che scalano con lui, affidabile fino alle ultimissime ore prima di morire lui stesso sul Cervino, venticinque anni più tardi, dopo aver assicurato la salvezza ai suoi compagni. Perché la corda che teneva gli inglesi si sia rotta è ormai chiarito da tempo, ma è la questione del «senso di responsabilità» che interessa soprattutto Messner. E in questo libro affascinante, che prende le mosse dal grande classico di Guido Rey, Il Monte Cervino, Messner è come se facesse parte dell’una e dell’altra della cordata dei due personaggi contrapposti, Whymper e Carrel, che rappresentano due modi radicalmente diversi di vivere la montagna, pur accomunati come sono dalla medesima, bruciante, passione. Perché Messner vuole capire: «Voglio salire con questi due alpinisti. Voglio capire che cosa li ha spinti, voglio capire cosa hanno dovuto sopportare.»
- ISBN: 8867000411
- Casa Editrice: Corbaccio
- Pagine: 251
- Data di uscita: 09-07-2015
Recensioni
I’m honestly not sure why I bothered to read this book. There were two factors which should have prevented it: the many, more ably written books I’ve already read about the tragic but groundbreaking first ascent of the Matterhorn in 1865, and the fact that I’ve been thoroughly disappointed by every b Leggi tutto
ch mag Berg(steiger)filme wie „Nordwand“, „Nanga Parbat“ oder „Überleben!“, daher habe ich - auch wenn ich den Messner eher anstrengend finde - hier mal zugegriffen. Das Buch ist eine Vermischung aus Roman und Tatsachenbericht von der Erstbesteigung des Matterhorns, was ich für eine ganz gute Idee ha Leggi tutto
Great telling of the first ascent of the matterhorn, with details from many perspectives on the attempts leading to, the first successful summit, and the climbs that followed. Inspired by the characters surrounding the rock, especially the guide qualities of JA Carrell
Čekal jsem více příběhu
Zaujímavé čítanie, plne ľudských príbehov. Kniha sa dobre čítať okrem citovaných pasáži a pohľadov na prvovystup, ktoré sú zbytočne zdĺhavé.
I have visited Zermatt, Switzerland three times and have done a number of hikes around the base of the Matterhorn and have even hiked to the Hornli Hut which at 10,695 is basecamp for the Matterhorn climb. That said, I feel a bit of an emotional attachment to the Matterhorn and have read a few books Leggi tutto
Príbeh o dobývaní Matterhornu z 19. storočia pretkaný jemne filozofickými úvahami o zodpovednosti na horách. Nesedel mi úplne štýl, samotný príbeh bol zaujímavý, videla som tam určité stotožnenie sa autora s Carrelom (možno to tak nemyslel, ale ja som v celej knihe mala ten pocit). Po dočítaní o osu Leggi tutto
Engaging and interesting A quick, easy, and engaging read. A fair but critical account, if perhaps a little more editorialized and sentimental than necessary.
Citazioni
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