

Sinossi
Quando, all'inizio degli anni ottanta, in Italia si comincia a parlare di postmoderno, il termine rivela una notevole capacità di espansione: attraversa molti campi del sapere, dall'architettura alla sociologia alla filosofia: si insedia stabilmente nei "media"; orienta, nel bene e nel male, il costume e i modi di abitare. Rispetto alla modernità, e alle sue potenzialità irrealizzate o ancora da realizzare, il postmoderno appare liberatorio, giocoso, frenetico, amante della combinatoria - di stili, di epoche, di metodi - e del virtualismo, e, in un certo senso, più "democratico": smessa la distinzione moderna tra cultura elitaria e cultura di massa, è attratto dalla dimensione omologante del consumo e dagli spazi metropolitani in cui questo si esercita. Sebbene non ci sia stato dibattito su temi politico-culturali che non l'abbia doverosamente citata, da noi la questione del postmoderno è tutt'altro che definita, anzi stenta a trovare vera ospitalità soprattutto fra gli storici della cultura e della letteratura. Il libro di Ceserani è il primo, riuscito tentativo di porla al centro dell'attenzione. Opere narrative, categorie filosofiche, aneddoti rivelatori, prodotti di design: nulla è ignorato da questo documentatissimo "vademecum", che fa uscire il postmoderno dalla nebulosa della moda linguistica.
- ISBN: 8833910172
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 242
- Data di uscita: 14-02-1997
Recensioni
Interessante nonostante, purtroppo, tenda a tirare fuori una grande quantità di argomenti senza approfondirli. Cita tantissime fonti, ma non le analizza
Interessante come primo impatto con il fenomeno del postmoderno, interessante per l'incredibile bibliografia che dà in pasto a lettore, ma manchevole quando parla di tutto senza approfondire niente. Cita cita cita: libri, conferenze, illuminazioni e lampi di genio (di filosofi della postmodernità), Leggi tutto
Citazioni
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