

Sinossi
Con la stessa energia narrativa de "La Malnata", Beatrice Salvioni ci trasporta ancora nell'Italia fascista. E ci fa guardare il mondo con gli occhi di due ragazze tormentate e ribelli, inseparabili, che la Storia vuole tenere lontane. Una sedicenne corre a piedi nudi per la strada. È notte, indossa solo una sottoveste, e corre disperata per la città deserta. È delusa, piena di rabbia, perché ha scoperto di essere stata tradita, e da qualcuno che mai avrebbe creduto potesse ingannarla. Si apre come uno squarcio, questo romanzo terso e furioso. Siamo a Monza, nell'aprile del 1940. Da quattro anni Francesca non sa più nulla di Maddalena. La sua amica è stata rinchiusa in manicomio, e mai ha risposto alle lettere che lei le ha spedito. Francesca crede sia per risentimento nei suoi confronti. In fondo, è sempre toccato a Maddalena il ruolo della reietta, della Malnata. Ma adesso ha subito uno scossone anche la vita di Francesca, che è fuggita di casa ed è andata a vivere da Noè Tresoldi, destando scandalo. Sua madre la accusa di essere una degenerata, una Malacarne. Poi, finalmente, Maddalena torna. È piccola e magra, come non fosse mai cresciuta, e si finge l'adolescente coraggiosa di sempre; ma Francesca lo vede, che è diversa. Che cosa è successo in manicomio? Intanto, l'Italia entra in guerra. Tra la fame e la paura delle bombe, ogni giorno diventa più difficile. E arriva il momento di scegliere da che parte stare.
- ISBN: 8806264087
- Casa Editrice: Einaudi
- Pagine: 488
- Data di uscita: 01-10-2024
Recensioni
Si arriva alla fine con la sensazione di aver corso una maratona e una serie di domande che affollano la mente: perché non sono andata a mangiare la pizza? È nato prima l'uovo o la gallina? Perché Salvioni non ha aggiunto venti pagine a La malnata così da chiudere quella storia e dedicarsi a un roma Leggi tutto
Finalmente un romanzo che racconta la resistenza partigiana italiana dal punto di vista delle donne! Che bella scoperta Salvioni.
Mi era piaciuto molto La Malnata. Questo l’ho amato all’inizio: mi pare che l’autrice abbia affinato il suo stile e si sente la ricerca storica. Verso metà mi è parso esagerasse: la madre di Francesca, quella di Maddalena le ho trovate inutili e sovrapponibili, simile destino, uguali atteggiamenti. Leggi tutto
Ambientato a Monza nel periodo fascista ritroviamo Francesca e Maddalena, le indimenticabili protagoniste del romanzo “La Malnata”. Sono trascorsi quattro anni da quando Maddalena è stata rinchiusa in manicomio perché a quel tempo le donne che non rispettavano i canoni stabiliti dagli uomini venivano Leggi tutto
Mi aspettavo una continuazione del capitolo precedente.. e invece anche altro che non mi ha convinto del tutto. Come mai unire una delle pagine più importanti della nostra storia recente in questo libro? Boh! Di certo ritroviamo le nostre due giovani protagoniste e qualche new entry un po ostica e n Leggi tutto
si fa leggere, ma è una copia talmente spudorata di Ferrante che più di va avanti più diventa fastidioso: a partire da Maddalena, una scopiazzatura di Lila, fino ad arrivare addirittura allo stile di scrittura, un tentativo mal riuscito di copiare lo stile di Ferrante.
Che meravigliosa scoperta
Un capolavoro
Citazioni
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