La rabbia delle donne. Perché esplode e come sfruttare il suo potenziale nascosto
Acquistalo
Sinossi
Da sempre la rabbia ha una cattiva fama, è considerata un'emozione sgradevole e deprecabile. In generale, quindi, tendiamo a provare nei suoi confronti una certa paura e a non concederle spazio, che si tratti della nostra o di quella altrui. Questo vale in particolare per le donne: di fatto, una donna che esprime liberamente la propria rabbia viene definita stizzosa, isterica o eccessivamente drammatica. Per questo, le donne più degli uomini hanno la tendenza a rimuoverla e a nasconderla, in primis a se stesse, dietro il volto dell'amarezza, della delusione, del dolore. In realtà, ogni arrabbiatura vuole manifestare un bisogno non soddisfatto e, sovente, un potenziale non sfruttato, che sarebbe invece molto più conveniente saper comprendere e accogliere. Almut Schmale-Riedel ha indagato come la rabbia si declina nell'universo femminile, per scoprire le peculiarità con cui le donne la vivono e come possono trasformarla in un loro punto di forza. Questo libro e gli esercizi pratici che propone vi aiuteranno a riconoscere e sciogliere le diverse tipologie di collera e a sfruttarle per la crescita personale, come prezioso orientamento verso la vostra vera identità e i vostri reali bisogni.
- ISBN: 8807091321
- Casa Editrice: Feltrinelli
- Pagine: 160
- Data di uscita: 05-03-2020
Recensioni
Ein Buch das nicht unbedingt für die breite Masse gedacht ist. Der Schreibstil ist oft sehr wissenschaftlich, es gibt viele Verweise und Zitate. Wenn das nicht stört, der erlebt ein hochinteressantes Buch zu einem wenig behandelten Thema. Die Autorin beschreibt den Ursprung der Wut, die verschiedene Leggi tutto
Sehr gutes kurzes Buch mit leichten Erklärungen zum Umgang mit Gefühlen allgemein und das Verständnis dieser. Die immer wieder auftauchenden Reflexionsfragen und allgemeinen Gedankenanstöße sind sehr hilfreich und motivieren sehr zum Nachdenken. In manchen Teilen, wurde ich durch die schiere Masse a Leggi tutto
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!