

Sinossi
"Se un leone potesse parlare, non potremmo capirlo". Attorno a questa citazione di Wittgenstein si costruisce una bizzarra saga familiare che rimette in discussione tutti gli elementi che solitamente caratterizzano il genere. La prima e più evidente caratteristica dirompente: l'intera vicenda si svolge in poco più di 100 pagine. Inoltre, il narratore è reticente a narrare la propria storia e quindi viene affiancato da animali e piante, che spesso fanno il verso e si fanno beffe dei narratori onniscienti delle grandi saghe del '900. La prospettiva di questi insoliti narratori, non così antropomorfi come ci si aspetterebbe, riempie quindi i vuoi lasciati dai silenzi del protagonista della vicenda: István Beczásy che all'età di 97 anni decide di dettare le sue memorie alla nipote, Zsuzsa Selyem. È così che il lettore si trova a percorrere con un'inaspettata leggerezza e attraverso la cinica ironia dell'autrice, alcune buie pagine della storia dell'Europa dell'est. Ascoltiamo racconti di prigionia e di tortura che sembrano lasciare il segno più sul lettore che sui protagonisti della vicenda. Memoria e finzione si mescolano in una commistione commovente e spassosa al tempo stesso. Un racconto bizzarro con radici ben piantate nella storia ma che a partire da una dimensione post-umana suggerisce vie inedite per una nuova antropocene. Un piccolo gioiello confezionato ad arte grazie alla sapienza narrativa della scrittrice, al suo esordio con questo breve romanzo.
- ISBN: 8861102301
- Casa Editrice: Del Vecchio Editore
- Pagine: 140
- Data di uscita: 31-01-2025
Recensioni
„Volt az a vicc, hogy felhívják a jereváni rádiót: Kérem szépen, meg tudják mondani, miért sétál Ana Pauker* esernyővel Bukarest utcáin, mikor hét ágra süt a nap? Hogyne, kérem: mert Moszkvában esik.” Nemrég pont arról beszélgettünk valahol, hogy ezek a kortárs oroszok (Pelevin, Szorokin, Tolsztaja) mi Leggi tutto
3,5 csillag Abszolút híve vagyok a jó koncepcióknak. Nagyobbat lendít nálam egy jó ötlet, mint amennyit lehúz egy kevésbé jó megvalósítás. A kötet első felében a Moszkvában esik hozta az ötletet és a megvalósítást is. Szeretem a váratlan szemszögeket, főleg, ha tényleg érzem bennük a koncepciót. És it Leggi tutto
Non ho visto altro che un esercizio di stile. Purtroppo per l’ottimo sfondo storico e l’ottimo contesto, questa massa di narratori non umani e spesso non identificabili, rende il testo pressoché illeggibile.
Egy felettébb érdekes és megkapó szöveggyűjtemény egy brutálisan kemény témáról, olyan módon tálalva, ami pillanatok alatt a rabjává tesz.
il tempestoso '900 ungaro romeno visto sullo sfondo dell curiosa saga famigliare dal 97enne Istvan Beczásy, raccontata spesso in prima persona da alberi e animali che lo hanno accompagnato
Tekinthetjük regénynek vagy összefüggő novellafűzérnek, de Selyem Zsuzsa kötete rendkívül gazdag, terjedelmével (alig több, mint 100 oldal) egyáltalán nem arányos olvasói élményt nyújt annak, aki kézbe meri venni. https://irodalminezo.wordpress.com/20...
Racconto scritto in modo molto particolare, aver partecipato a un evento in cui venivano spiegati la struttura del libro e lo stile di scrittura ha sicuramente agevolato la lettura che altrimenti sarebbe potuta rivelarsi un po' difficile.
Citazioni
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