

Sinossi
Dalle precedenti raccolte di Roberta Dapunt abbiamo imparato a conoscere la vita del maso, i gesti ancestrali della sua gente e degli animali, e poi i silenzi della malattia, lo svanire della mente nell'Alzheimer eppure la capacità di resistenza della vita nella relazione fra persone legate fra loro dalla forza dei luoghi e degli affetti. Una poesia in direzione del sacro, cercato nelle piccole cose, ma anche inquieta, in costante tensione fra armonia e dissonanze. Nella nuova raccolta la spinta verso l'inquietudine è decisamente più forte. Il tono compassato lascia il posto a un'agitazione interiore, i segni senza tempo della natura non danno più stabilità. Qui parla soprattutto il corpo: le alterazioni degli equilibri, le emozioni non controllate hanno sempre una corrispondenza fisica. Come nella poesia intitolata "Epistassi" il sangue «esce e finisce in terra», «Così anche il resto di me che cade, si rivolge al suolo questo corpo, facile orizzonte davanti a me». Non solo premonizione, la morte è un tema che attraversa il libro in forma di pulsione e si condensa nella sezione "Estinti": apparentemente opposta ma in realtà complementare a quella dedicata agli "Istinti".
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 76
- Data di uscita: 13-03-2018
Recensioni
Al momento non ci sono recensioni, inserisci tu la prima!
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!