

Sinossi
«Nel corso della mia vita ho fatto di tutto, proprio di tutto, per smania di racconto». Sulla spiaggia di un ottobre caldissimo c'è un vecchio signore che legge, scrive, passeggia. Una mattina qualcosa gli leva il respiro, gli sfugge. Cosa se ne sta andando per sempre? Muove da questo istante di smarrimento un racconto vorticoso e raffinatissimo, teso e scanzonato, che insegue Rosa, ombra di madre sarta, morta troppo presto, e Lu, giovane commessa di boutique che, nel tempo libero, coltiva la passione per la canoa. Un libro sulla perdita del proprio mondo, sulla vecchiaia, sull'amore per le donne, sul prodigio e lo smacco della scrittura. Gli ultimi sessant'anni di Nicola sono stati una corsa. Ha amato, ha promesso molto e dato molto meno, inseguendo un'idea tutta sua di felicità svagata. Ora ha ottantadue anni, e da tredici giorni ha preso in affitto una casa al mare tra le dune. Ogni mattina va a sedersi in spiaggia, in camiciola e calzoncini, quaderno e matita in mano, e osserva una ragazza pagaiare con eleganza tra le onde. Lu ha vent'anni e quando non va in canoa fa la commessa nella boutique di Evelina. A Nico fa venire in mente sua madre, anche se non le somiglia, come del resto nessuna delle donne della sua vita. Una madre morta troppo presto, reinventata dalla memoria e dalla fantasia, una madre che si faceva bella come un'attrice anche solo per uscire a fare la spesa, che cuciva abiti per le sue clienti, ma soprattutto per sé, quasi una disobbedienza, una fantasia peccaminosa, contro la gelosia furibonda del marito. Per questo gli abiti femminili per Nicola sono tuttora una festa, il segno di una passione ancora viva per le donne. Così nella boutique di Evelina assiste incantato, sedotto, al susseguirsi di blazer e caban, taffettà e seta damascata, che le amiche di Evelina prima e Lu poi si scambiano entrando e uscendo dai camerini. In una cittadina ventosa in cui sembra non accadere nulla, Nicola prova a districare le matasse di un variegato catalogo umano fatto di dispetti e pettegolezzi. E allora forse comprarsi un kayak, alla sua età, e andare a caccia di piovre giganti insieme al piccolo figlio di Lu diventa il modo per imbastire la trama di un'infanzia ancora tutta da scrivere, nell'inesausto tentativo di «trovare le parole giuste per dare un senso a ciò che mentre vivi viene giù a vanvera». "Il vecchio al mare" ha la malinconia di certi orizzonti meravigliosamente lontani visti la sera da terrazze piene di salsedine, e di quegli incontri casuali, un mattino d'ottobre sul bagnasciuga, che a distanza di tempo ricordiamo con gratitudine. Il nuovo romanzo di Domenico Starnone è un perfetto congegno di erotismo, crudeltà, sottigliezza.
- ISBN: 8806255819
- Casa Editrice: Einaudi
- Pagine: 128
- Data di uscita: 19-03-2024
Recensioni
Avevo lasciato Starnone con Lacci che avevo trovato interessante. Ma credo che in questo momento la sua scrittura sia davvero in stato di grazia. Poetica. Raffinata. Mai banale. E corro a leggermene un altro suo.
Ho letto con piacere tanti libri di questo autore, ma da questa ultima opera mi aspettavo di più. Un libro costruito su poche cose ma ricco di spunti e di considerazioni sulla vita della terza età. Una storia noiosa, ma scritta benissimo, che si legge velocemente. Mi è piaciuto l’approccio di forza, Leggi tutto
”Stavo andando in spiaggia, avevo dormito poco per il vento forte. Come si guasta facilmente il tempo e, col tempo, un ginocchio, la schiena, tutto. Il mare faceva un gran rumore, il cielo appoggiava sull’acqua piccoli squarci d’azzurro incalzati da nuvole nere.” Potrebbe esserci già tutto in que Leggi tutto
"Calma, dunque, non devo eccedere, vediamo cosa accadrà domani. E se domani non dovesse accadere niente, ho ancora un po’ di tempo, riproverò” È un ottobre ancora caldo, sul litorale tirrenico si sta ancora bene. Nicola Gamurra ha 82 anni, è uno scrittore ma sceglie di essere un magistrato in pensione Leggi tutto
Una preposizione articolata trasforma il titolo del celebre di Hemingway ne “Il vecchio al mare”. Sin da subito, infatti, mi aspettavo di trovare echi del romanzo di Hemingway (Il vecchio e il mare). “La notte sulla duna è tutt’altro che silenziosa. Il mare ansima, la sabbia geme, gli arbusti sbuffan Leggi tutto
“Conta il piacere di vivere” “Anche il piacere di vivere zoppica un po’” “Anche se zoppica, l’essenziale è che c’è”
Domenico Starnone garantisce sempre una buona lettura.
La domanda mi sorge spontanea: era davvero necessario? Un esercizio di scrittura magistrale che meno di due stelle non merita e poi? Tanta carne a fuoco ma nessun punto conclusivo alle vicende dei personaggi, donne che subiscono senza dare risposte e un enorme autolatria del protagonista. “…verde, ro Leggi tutto
2.5 ☆ Tra i libri di Starnone quello che mi è piaciuto di meno fino ad ora
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