Sinossi
C'è, in queste nove storie di infanzie, adolescenze e giovinezze, tutta l'abilità di Francesco Piccolo di soffermarsi su quei dettagli e sorprese della vita che afferrano però il senso della vita: una frase ricorrente della mamma; un saluto sempre uguale; le caramelle di un tempo che erano un colorante unico; la convinzione tutta meridionale che non piove mai e gli ombrelli non servono. Con ironia, intelligenza, stupore, e con la consapevolezza che sono spesso le piccole cose a dimostrarsi rivelatrici, Piccolo ci conduce per mano, attraverso episodi semplici, spunti presi da una pacata ma evocativa quotidianità, a scoprire sotto una superficie apparentemente insignificante una profondità inaspettata. Con una nuova postfazione dell'autore.
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- Pagine: 0
- Data di uscita: 25-02-2015
Recensioni
Alcuni capitoli hanno buoni spunti divertenti L’inizio prometteva meglio, poi si perde
La postfazione di questa edizione è bellissima e vale almeno come decimo racconto. Il primo, come ammette anche lui, è il più noto (e bello secondo me).
Doppio parere: lo rileggerei per quanto riguarda i racconti autobiografici, mentre non sarei della stessa idea per quanto riguarda gli altri romanzati. Come sempre, adoro la scrittura ironica di Piccolo ma lo preferisco in prima persona!
5+
Interessante e ironico, offre uno spaccato di famiglia del sud italia realistico. Però dopo aver letto l'animale che mi porto dentro avevo altissime aspettative.
Letto sulla scia dei MOMENTI, però mi ha un po’ deluso. Meglio la trilogia.
«Quando ero piccolo, e andavo a scuola insieme a mio fratello, mia madre mi diceva di tenerlo per mano, e questo mi sembrava giusto e responsabile. Quello che no capivo è perché di diceva sempre: “mi raccomando, quando passate per quella strada dove non c’è il marciapiede, mettiti sempre tu al lato d Leggi tutto
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