

Sinossi
Su un'isola dai destini incrociati madre e figlio siedono allo stesso tavolo, una di fronte all'altro. Scrivono. Cercano una storia smarrita. Trovano un luogo che non c'era, il piacere del tempo perso. Si incontrano in una lingua comune, nel gioco del racconto. E mettono in fila le parole, perché con le parole si può fare tutto. Anche riacchiappare un nonno che non c'è più, ricostruire insieme le favole che lui inventava con il nipotino, recuperare il filo dei ricordi. E attraverso i racconti madre e figlio si scambiano parole che forse non si sarebbero detti mai e costruiscono una nuova storia. La loro, che durerà per sempre.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 107
- Data di uscita: 21-02-2017
Recensioni
Un viaggio a due voci, una storia raccontata a due voci. Le due voci sono quelle di una madre e un figlio, quelle di Concita De Gregorio e del figlio Lorenzo. Due anime non particolarmente loquaci che cercano di intrecciare i fili del loro rapporto e della memoria e lo fanno attraverso il linguaggio Leggi tutto
La sua assenza quotidiana presenza “Questo è un viaggio, è un saluto, è un ricordo.” Un libro sull’importanza della scrittura per mantenere la memoria di chi non c’è più, ma che dentro di noi è più vivo che mai. Il forte legame tra un nonno e il nipote che hanno costruito insieme dei mondi immaginari Leggi tutto
Primo libro che leggo di quest’autrice di cui ho sempre sentito parlare, ma purtroppo non è stato un incontro positivo forse perché sono dei racconti o forse perché mi attendevo altro. L’idea è molto carina, la mamma che con l'aiuto del figlio, Lorenzo, riscrivono le fiabe che lui da piccolo insieme Leggi tutto
Non mi è piaciuto. Si capisce alla fine che è un libro scritto a quattro mani, apprezzo il gesto di coinvolgere il figlio, ma i libri sono qualcosa di più di un gesto materno. Idea interessante, alcuni spunti molto originali, ma, appunto, restano, spunti.
Finito in un pomeriggio! Un racconto breve, una lettura piacevole. Niente di più. Mi aspettavo tutt'altro...
Un racconto scritto a quattro mani da Concita De Gregorio, splendida scrittrice-giornalista, e suo figlio.
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