

Sinossi
All'interno di una taverna semibuia una canestra di frutta sporge dalla tavola, quasi fosse vera: è l'istante in cui Gesù, nell'atto di spezzare il pane, viene riconosciuto dall'oste e da due discepoli. È qui che la verità si rivela. Le figure vicine a Cristo, nella "Cena in Emmaus", appartengono alla moltitudine anonima e trova spazio nelle tele secentesche di Caravaggio e che assomiglia all'umanità "di piccol affare" passata sulla terra senza lasciar traccia, ma richiamata in vita dai "Promessi sposi". Il volume accosta Manzoni a Caravaggio con tre obiettivi principali: costruire uno scambio tra parola e immagine che non valga puramente come forma di interdisciplinarità o spunto suggestivo, ma funzioni come esperienza di reciproca implicazione; restituire un'attenzione non solo religiosa ma culturale alla ricchissima tradizione di temi e narrazioni fissata dal cristianesimo; infine, riformulare un'idea di realismo che arriva da molto più lontano rispetto a quello ottocentesco. È il realismo proveniente da un mondo popolare abituato a percepirsi e a consumare storie attraverso le immagini; quello che fa arrivare il sacro nelle taverne buie, nelle cucine, a tavola con gli straccioni.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 247
- Data di uscita: 11-10-2018
Recensioni
Il capitolo su Gertrude offre una delle chiavi di lettura più emozionanti ed originali di sempre
*3.5* Questo libro era parte del programma d'esame di letteratura Italiana su Manzoni. Ero molto intrigata dall'affiancamento tra Manzoni e Caravaggio. La parte iniziale mi ha coinvolta molto anche con l'analisi sul quadro di Velázquez. E naturalmente con il confronto con Caravaggio (personalmente son Leggi tutto
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