Sinossi
"Le tredici storie che compongono la seconda raccolta di Alice Munro, pubblicata nel 1974 e ora per la prima volta in Italia, sono accomunate in larga misura da uno sguardo retrospettivo sulle cose e da riflessioni postume su un passato che tramanda i suoi misteri senza risolvere rancori, gelosie e amori complicati e cattivi. Gli anni non possono spegnere gli incendi della giovinezza, i quali continuano imperterriti a consumare l'ossigeno delle relazioni. Quella tra le due sorelle Et e Char, per esempio, avvinghiate l'una all'altra dal risentimento non meno che dall'affetto, dall'invidia dell'una per la luminosa e invincibile bellezza dell'altra, dal ricordo di piombo di un fratellino annegato, e dalla loro futile rivalità sentimentale. O la danza macabra fitta di tradimenti e amarezze fra la narratrice del racconto 'Dimmi se sì o no' e il suo amante, al quale la donna si rivolge, ora che il caso l'ha messa in contatto con una lancinante verità su di lui. E nel solco delle relazioni difficili, in bilico tra generosi silenzi e slanci superflui, si colloca pure il racconto 'Cerimonia di commiato', nel quale la morte di un figlio adolescente riporta dopo anni sotto lo stesso tetto due sorelle, madre e zia del ragazzo, senza tuttavia riuscire a produrre un autentico riavvicinamento. Su tutte queste relazioni dilaga naturalmente l'acqua torbida e scura del rapporto tra madre e figlia del racconto finale, 'L'Ottawa Valley', costruito come una sorta di album di famiglia per viaggi paralleli nel passato." (Susanna Basso)
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 271
- Data di uscita: 16-01-2018
Recensioni
There are some gems in here – the sinister title story, the terrifically funny "Material," the great anti-romance "How I Met My Husband," the lyrical "The Found Boat," the poignant "The Ottawa Valley" – but this feels like a transition book in Munro's early career, caught between the brilliant Lives Leggi tutto
Non dobbiamo parlarne “Una volta una mia conoscenza – una donna, naturalmente – mi spiegò che, essendo possibile soffrire solo guardando indietro al proprio passato, oppure avanti, al futuro, lei aveva risolto il problema isolando l'esperienza di ogni istante: ogni singolo istante, disse, era carico Leggi tutto
”Me ne sto seduta a guardare le gigantesche onde marroni di aperta campagna sollevarsi ai piedi dei monti, e piango le mie lacrime monotone, disgustate. La vita non assomiglia alle storie vagamente ironiche che amo nei libri, sembra piú una serie tv, di quelle in onda la mattina. La banalità può far Leggi tutto
Il mio primo approccio con la Munro risale a una decina di anni fa, avevo letto la raccolta “In Fuga” che mi aveva lasciato interdetta. Non un brutto libro, intendiamoci, ma neanche quel capolavoro di cui tutti parlavano. Ma soprattutto era la figura di donna raccontata a starmi antipatica, sempre u Leggi tutto
When Alice Munro received the Noble Prize, I was curious to read a collection of her stories. I had no previous exposure to her. I chose this collection rather randomly and didn't even notice the 1974 original publication date. Other reviewers have expressed that this is not their favorite collectio Leggi tutto
Non sono d'accordo con alcuni critici che definirono, al tempo, questa raccolta una delle sue meno riuscite. La stessa Munro, nel 1981, in un'intervista sembrò sminuirla salvando solo tre racconti: La valle dell'Ottawa, Materiale e Vento d'inverno. D'altra parte ho avuto modo, avendo letto tutta l'o Leggi tutto
Sus historias son sucesos cotidianos, quizás a momentos inconexas y con toques inquietantes que te hacen ver que en lo común de una situación siempre existe una complejidad implícita. Lo interesante de la autora es cómo se expresa y la manera en que lleva sus historias, tiene una forma muy particular Leggi tutto
Citazioni
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