La mischia
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Sinossi
Siamo nel 2007 in una Bilbao psichedelica, sfinita dagli ultimi fendenti del terrorismo basco. Gorane e Jokin hanno venticinque anni, sono gemelli e figli di due militanti dell’ETA. Cresciuti senza regole, prendono direzioni opposte e complementari: del tutto accondiscendente e passivo, Jokin, batterista eroinomane, sembra ricalcare le orme dei genitori, mentre Gorane, ambigua e introversa, prova a scostarsi dal loro insegnamento rifugiandosi in un mondo astratto che prosegue dentro di sé. A unirli però c’è un sentimento viscerale, anarchico, incomprimibile. Quando Jokin – che non regge più alla pressione – fugge e i genitori vengono coinvolti in una tragica vicenda, Gorane è preda di strane allucinazioni che la costringono ad andare da uno psichiatra. A Parigi Jokin conosce Germana, una splendida ragazza italofrancese con bizzarre manie da piromane, e inizia a suonare in giro per locali con un gruppo drum’n’bass. Eppure, nonostante la distanza fisica, le vite dei gemelli sembrano destinate a non separarsi mai. Sarà infatti il romanzo di uno scrittore francese a ricongiungerli.
La mischia è un’opera polifonica, un mondo che collega la realtà ai nostri sogni più reconditi, un mondo dove l’unica forza trainante sembra essere quella cieca della violenza.
Può la libertà – fragile e illusoria conquista del nostro tempo – rivelarsi uno strumento di tortura che occulta gabbie che non avevamo previsto? Valentina Maini risponde con le pagine di questo esordio sorprendente – una rete di storie che coinvolgono famiglie borghesi, spacciatori, maniaci, scrittori, tagliatori di valigie, cartomanti e donne delle pulizie – e lo fa con la decisione di Roberto Bolaño e Mathias Énard: guardando il caos dritto negli occhi.
- ISBN: 8833932249
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 512
Recensioni
Considerato uno degli esordi più promettenti del 2020, "La mischia" stupisce perché non sembra un esordio, non ha infatti i difetti della maggioranza degli esordi di narrativa italiana. E' ricco, complesso, è stato definito "romanzo-mondo", è coraggioso, l'autrice maneggia con abilità registri differ Leggi tutto
Indubbiamente bisogna sopportare di arrivare a metà romanzo, pur godendosi frattanto la varietà di stili adottati dall’autrice in ogni capitolo, per disbrogliare una trama che appare non spiccare mai il volo in pagine e pagine che si sostengono solo sull’indubbia e provata capacità narratoria della Leggi tutto
Abbiamo conosciuto l’amore. Ci siamo incontrati a una manifestazione nel ’65 e non ci siamo più lasciati. Era il ’65. Ballavamo c’era una canzone in quel momento ha smesso di suonare. Abbiamo sperimentato i primi secondi di apnea senza sapere che sarebbe tornata. Poi tutto è stato veloce come se no Leggi tutto
La mischia è un libro difficile, da leggere, da scrivere sicuramente, da recensire. Non so cosa dire de La mischia, perché da una parte c'è uno stile unico e illuminante di Maini, una penna matura e articolata, molto più esperta e controllata di un'esordiente. Dall'altra ci sono personaggi difficili Leggi tutto
Non metterei tre stelle piene piene, però goodreads non mi fa scegliere.
Uno dei migliori esordi che abbia mai letto. Sia per intreccio che per scelte linguistiche. Molto consigliato. Il finale...
Lingua pienissima, magistrale, uno dei migliori esordi del 2020.
Ci importa di loro ma ci importa soprattutto che riescano a cavarsela nella vita. Non abbiamo voluto per loro nessuna gabbia. Gorane un giorno ci ha detto la libertà è una gabbia, sappiate. Cit Noi siamo ciò che abbiamo fatto freddamente senza scuse. Siamo davanti a un tribunale. Cit Pensiamo essere a Leggi tutto
"Io ho sempre capito che i miei genitori ci credevano davvero in quello che facevano per questo è stato impossibile fermarli. I miei genitori erano degli artisti della morte. Avrebbero dovuto costruire in palazzo o scrivere un libro o fare un disco e invece hanno deciso di raddrizzare un paese e per Leggi tutto
Alla fine del libro, nella pagine Ringraziamenti, l'autrice ringrazia XY perché "non ne avrebbe cambiato nemmeno una virgola". Ecco, io di virgole ne avrei cambiate molte, e non solo quelle, soprattutto nei primi due capitoli, dove virgole - appunto - tempi verbali e sintassi sono del tutto a casacc Leggi tutto
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