

Sinossi
Nel ‘68, gli studenti manifestavano sventolando il Libretto rosso del presidente Mao. Nel frattempo, in Cina, la Rivoluzione culturale mieteva vittime proprio tra i giovani. Una di questi, al tempo studentessa di musica, decide pochi anni fa di ignorare l'insegnamento del padre, di «andarsene in silenzio, senza lasciare traccia», e raccontare invece la sua storia, e quella di un'intera generazione di giovani sottoposta a un diffuso lavaggio del cervello e convinta della giustezza di un'ideologia che li costringeva alla delazione e alla denuncia, oltre a togliere loro ogni libertà. Uccidendoli anche nell'anima: commoventi il rimorso, il dolore e il pentimento di Zhu Xiao-Mei per aver creduto alle menzogne del maoismo e avere agito di conseguenza. È anche per «chiedere scusa», che l'autrice scrive, ed è proprio il pentimento, tra i tanti sentimenti contrastanti, ad animare la sua scrittura.
Nata in una di quelle famiglie che al tempo vennero disgregate ed etichettate con il bollo infamante «di cattive origini», cioè di musicisti e intellettuali, Zhu Xiao-Mei viene internata per cinque anni in un campo di rieducazione ai confini con la Mongolia.
La storia di come le note di una fisarmonica risveglino in lei l'amore per la musica e la spingano a procurarsi avventurosamente un pianoforte è raccontata con semplicità, la stessa che aggiunge pathos involontario al resoconto dei mille soprusi perpetrati dai sorveglianti sugli internati.
Il potere salvifico della musica anche in circostanze orribili è un tema trattato diffusamente in letteratura a proposito della Shoah, ma Zhu Xiao-Mei aggiunge una quantità di riflessioni inedite, e racconta il percorso a dir poco accidentato che la porta negli Stati Uniti, le difficoltà che affronta per continuare a studiare pianoforte, per poi approdare a Parigi dove dà il primo concerto, dedicato a Bach. Il compositore che per lei indica una «via» molto simile a quella del Tao. Suonerà le Variazioni Goldberg ovunque, e la sua esecuzione è diventata un culto.
- ISBN: 8833931668
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 288
- Data di uscita: 21-06-2018
Recensioni
This book attracted my attention because I have read about the Chinese Cultural Revolution (circa 1966 to 1971) but have never before read a first person account from a person who lived through it. I once had an extended conversation with a Chinese expatriate in which we talked about all sorts of th Leggi tutto
It’s almost impossible, in America, to imagine a totalitarian form of government. A regime that stays in power through an all-encompassing propaganda campaign, which is disseminated through the state-controlled mass media, personality cultism, control over the economy, regulation and restriction of Leggi tutto
When one first thinks of pianist Zhu Xiao-Mei, those familiar with her works immediately jump to her exceptional interpretations and performances of J.S. Bach and the Goldberg Variations. Finding her autobiography, The Secret Piano: From Mao's Labor Camps to Bach's Goldberg Variations , was a pleasan Leggi tutto
★★★★☆ - That's a really good and kinda sad book I read this book for my thesis about Cultural Revolution. This book is not completely a history book. It's more like a novel set in a very particular historical era. Those of you who know a bit about the Cultural Revolution in China probably know tha Leggi tutto
Un memoir toccante, una testimonianza della difficilissima vita in Cina durante la Rivoluzione culturale soprattutto per chi, come Zhu Xiao-Mei faceva parte di una famiglia di origini borghesi e, soprattutto, amava la musica classica occidentale. Le umiliazioni che l'autrice deve subire facendo autoc Leggi tutto
While I was a child, I lost everything, but music helped me to survive. This memoir is a very delicately woven story of a young musician who is thrown into an unforgiving machine of Mao Zedong's revolution. It tells a story of an individual in the country that tries to break every sign of individuali Leggi tutto
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