

Sinossi
"Metà di quello che ho scritto è uscito in una notte. Il resto sul tram, mentre andavo al lavoro" racconta Massimiliano Verga, padre di Jacopo, Cosimo e Moreno, un bellissimo bambino di otto anni, nato sano e diventato gravemente disabile nel giro di pochi giorni. "Così ho raccolto gli odori, i sapori e le immagini della vita con mio figlio Moreno. Odori per lo più sgradevoli, sapori che mi hanno fatto vomitare, immagini che i miei occhi non avrebbero voluto vedere. Ho perfino pensato che fosse lui ad avere il pallino della fortuna in mano, perché lui non può vedere e ha il cervello grande come una Zigulì. Ma anche ai sapori ci si abitua. E agli odori si impara a non farci più caso. Non posso dire che Moreno sia il mio piatto preferito o che il suo profumo sia il migliore di tutti. Perché, come dico sempre, da zero a dieci, continuo a essere incazzato undici. Però mi piacerebbe riuscire a scattare quella fotografia che non mi abbandona mai, quella che ci ritrae quando ci rotoliamo su un prato, mentre ce ne fottiamo del mondo che se ne fotte di noi." Queste pagine sono una raccolta di pensieri e immagini quotidiane su che cosa significhi vivere accanto a un disabile grave (la rabbia, lo smarrimento, l'angoscia, il senso di impotenza), pensieri molto duri, ma talvolta anche molto ironici, su una realtà che per diverse ragioni (disagio, comodità, pietà) tutti noi preferiamo spesso ignorare. E che forse, proprio perciò, nessuno ha mai raccontato nella sua spietata interezza.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 196
- Data di uscita: 26-02-2013
Recensioni
Non riesco a scrivere facilmente una recensione, mi mancano un po' le parole per commentare questo diario, una collezione di istanti e riflessioni. Sentimenti che solitamente credo rimangano avvolti nel buio, perché formalmente un genitore non si può permettere di provarli. L'autore, il papà di More Leggi tutto
Sei come un rubinetto che perde: funzioni male e dai fastidio. Ma io non sono un idraulico. Posso soltanto passare lo traccio quando il bagno si allaga. Ci sono tanti tipi di eroe e secondo me Massimiliano Verga lo è a pieno titolo. Questo libro fa doppiamente male, sia per il tema, la vita (dolceamar Leggi tutto
Come si può recensire un libro simile? Impossibile. Suscita emozioni così forti e contrastanti che ogni parola aggiunta dall'esterno rischia di essere, anzi, è una banalità. Ognuno gestisce il dolore a modo suo. Massimiliano Verga si incazza, e si incazza di brutto, con il destino, con se stesso, con Leggi tutto
Un libro con stralci di vita e parole forti, malumori, speranze, paure, orrori, fulmini di gioia qua e là. Non serve esprimere un giudizio su questo libro, perché solo Massimiliano sa cosa sta provando a vivere la sua vita con le sue battaglie. Posso riportare i pensieri che mi lascia: la sensazione Leggi tutto
Una raccolta di pensieri scritti da un padre molto arrabbiato, che lasciano il lettore affranto. Questo libro non è particolarmente attraente o ben scritto, ma è vero. È autentico. L'irritazione e la disperazione più furiosa che prova quest'uomo lo sono, forse è questo quel che deve aspettarsi chi inte Leggi tutto
L'aggressività di un padre che prova emozioni varie nei confronti di un figlio che ha il cervello "grande quanto una zigulì". Libro ricco di metafore e pensieri crudi, frutto di una realtà che isola quella parte di mondo costituita da persone che non rispettano i canoni καλός καί αγαθός, che sono le Leggi tutto
In questo libro l’autore (in forma autobiografica) racconta il rapporto e la quotidianità delle giornate in compagnia del figlio disabile descrivendone (e criticando inutili ipocrisie) i dettagli più scomodi così come i sentimenti di odio-amore provati affinché questi arrivino diretti e senza filtri Leggi tutto
La trama è sicuramente interessante: il punto di vista di un padre sulla sua vita con un figlio disabile. L'autore, il protagonista, mette nero su bianco tutto quello che normalmente si fa quando ci si trova nella sua posizione: dagli abbracci alle parolacce che si dicono quando qualcosa non va nel v Leggi tutto
Se in palio c’è la pace di un bambino bisognoso di cure perennemente, tutto è lecito e doveroso. E allora non inorridiamoci noi fortunati genitori se scappa un’ammissione di non ne posso più sopra le righe Continua a leggere su http://www.leggereacolori.com/letti-e...
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