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Romanzi d’avventura: “Le acque del nord”, a caccia di balene nei gelidi mari della Baia di Baffin

ian mcguire le acque del nord einaudi

Quando, nel 1859, Patrick Sumner si imbarca a bordo della Volunteer, baleniera che fa rotta per la Baia di Baffin, non può sospettare cosa lo aspetti: reduce dalla campagna militare per l’assedio di Delhi da parte dell’esercito britannico, nel quale ha prestato servizio come medico, la sua unica premura è quella di partire, mettersi alle spalle quel doloroso passato che lo ha forzato a lasciare l’esercito, un passato che non riesce a dimenticare. Spera di trovare la pace nel nord, in quel punto tra la Groenlandia e il Canada che si caratterizza per il relativo tepore delle acque, che proprio per questo sono un punto di ritrovo (e facile pesca) delle balene.

Ma la sua storia è appena cominciata: Patrick si troverà faccia a faccia con un ramponiere brutale e, non per la prima volta, vedrà da vicino la morte, crudele, sottrarre una vita dopo l’altra; vite e morti che lo costringono a fare i conti con il passato che lo insegue, intrappolandolo nell’angoscia che gli impedisce di dimenticare.

Scrittore e accademico britannico, appassionata di narrativa realistica americana, Ian McGuire si impossessa di quel linguaggio tecnico marinaresco già appartenuto a Melville e Conrad, delineando con precisione la rotta di un viaggio avventuroso nel mondo del mare e dei ghiacci: Le acque del nord (Einaudi, traduzione di Andrea Sirotti) è un romanzo di viaggio e di avventura, ma anche un thriller. Arricchito da una dettagliata precisione linguistica e storica, il libro è l’opera di uno scrittore i cui racconti sono stati pubblicati sulla Paris Reviewe che mette in gioco tutta la sua capacità descrittiva.

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