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Riscoprire la centralità del corpo nella psicoterapia: “Un attimo prima di cadere” di Giancarlo Dimaggio

Un attimo prima di cadere, Dimaggio

Quarant’anni, un grave lutto alle spalle e una vita tutta da ricostruire: potrebbe sembrare facile riuscirci, se per mestiere si fa lo psichiatra e lo psicoterapeuta, eppure ritrovare sé stessi rimane una sfida complessa e sfaccettata. Si ascoltano i pazienti, li supporta nel loro percorso e nel frattempo si cerca di fare chiarezza, di trovare una strada finalmente percorribile per uscire a propria volta dal tunnel.

Per Giancarlo Dimaggio, psichiatra, psicoterapeuta e collaboratore per il Corriere della Sera, dopo un lungo e faticoso bilancio, il punto cardine da cui ripartire si è rivelato essere il corpo. Elemento tutt’altro che banale, se pensiamo che, nella psicoterapia e nella vasta saggistica a essa connessa, tradizionalmente è rimasto indiscusso il primato della parola, mentre il ruolo del corpo è stato riconosciuto e incluso solo in tempi più recenti.

Nel suo nuovo libro, intitolato Un attimo prima di cadere. La rivoluzione della psicoterapia (Raffaello Cortina Editore), Dimaggio, che si occupa di clinica e ricerca nel campo dei disturbi di personalità, ha deciso di raccontare la propria esperienza con l’obiettivo di condividere con i suoi lettori lo stato dell’arte della sua professione e di suggerire spunti metodologici nuovi, che includano anche un attento lavoro di immaginazione e di teatralizzazione.

Nel confronto con i suoi pazienti e nel tentativo di salvare sé stesso, infatti, l’autore ha realizzato l’importanza di rivivere gli episodi traumatici in maniera più forte del mero ricordo (“Se si tratta di un ricordo non è un ricordo. Se è una fantasia è più di una fantasia. Si maschera da immagine di un futuro possibile? Invece già domina il presente” – p. 274), ed è partito da dubbi e malesseri per risalire il crinale con una consapevolezza nuova, corporale, spogliata da ogni paura, in cui la sua storia si alterna a quella di altri casi clinici raccontati nello stile di una fiction.

Così, all’interno dell’opera, differenti fili della narrazione si intrecciano e si richiamano l’un l’altro: Dimaggio scioglie e riannoda le trame della scoperta scientifica e del dramma individuale e ricorda che, per curare l’animo, bisogna tornare all’attimo prima della “caduta”. Cogliere le persone in quell’istante è la chiave di volta della psicoterapia, tanto da pazienti quanto da psichiatri.

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