Liste, liste, liste. C’è la lista delle prossime uscite, la lista dei libri in serie – perché quando sono fatte bene, le serie di libri ti ‘costringono’ a leggere subito il successivo – la lista dei classici che “prima o poi arriverà il momento giusto e lo inizierò”. Tendenzialmente i lettori le amano, perché danno un’idea di chiarezza e ordine.
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C’è il lettore un po’ narciso che scrive la lista dei libri letti, e la guarda con una certa soddisfazione; e il lettore che guarda con ottimismo il futuro, elencando solo i libri che vorrebbe leggere.
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E poi ci sono le classifiche: i giornali elencano i titoli del momento, e cresce la voglia di spuntare più libri “da leggere” possibili.
Ma anche se noi lettori continuiamo a spuntare i titoli, le liste si allungano: finisce che il foglio A4 non basta più, e ne incolliamo un altro sull’anta dell’armadio, e un altro ancora: per ogni libro spuntato, se ne aggiungono altri dieci.
E ci piace così tanto…