“BiblioTech”, il saggio di John Palfrey, racconta le trasformazioni in corso e propone nuovi modelli per la salvaguardia delle biblioteche: “Ne va del futuro delle nuove generazioni…”

“BiblioTech: Why Libraries Matter More Than Ever in the Age of Google”, il nuovo saggio di John Palfrey, noto docente di diritto ed esperto in materia di diritto digitale, è una sorta di manifesto per la salvaguardia delle biblioteche (e della democrazia) nell’era digitale. Non un testo apocalittico o nostalgico, ma un libro consapevole delle grandi trasformazioni in corso, come pure dei non pochi rischi che il cambiamento epocale in atto comporta, non solo per il futuro dei libri e della conoscenza, ma anche per la libertà dell’umanità.

Bibliotech John Palfrey

E così, mentre anche negli Usa i fondi per le biblioteche pubbliche vengono tagliati, John Palfrey si pone il problema dell’accesso futuro alla conoscenza. Consapevole che il digitale avrà un sempre più un ruolo primario, allo stesso tempo l’autore è convinto che anche nei prossimi anni nelle biblioteche debbano trovarsi testi cartacei.

L’accademico riflette inoltre sul tema della conservazione dei testi digitali: anche questi archivi, infatti, vanno salvaguardati (su questo argomento, consigliamo la storia della provocazione di un artista americano, raccontata qui; ndr).

Deve cambiare, tra le altre cose, la figura del bibliotecario: inevitabile la necessità di investire nella formazione.

Ne va del futuro delle nuove generazioni, spiega senza giri di parole l’autore.

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