A marzo 2016 sarà online la rivista letteraria del sito più in espansione al mondo, che già dal 2013 ha una sezione dedicata ai libri. E che ha affidato al 29enne Saeed Jones (nella foto) sia il progetto della rivista sia “BuzzFeed Emerging Writers Fellowship”, il programma di borse di studio per nuove voci letterarie… – Quello che c’è da sapere

Da tempo, ormai, chi ha capito verso quale direzione si sta muovendo il mondo dei media, ha smesso di snobbare BuzzFeed, in passato “bollato” come il sito dei gattini, delle liste e dei quiz. Non lo snobba il presidente Usa Obama, che recentemente ha concesso alla media company (fondata da Jonah Peretti a New York nel 2006, non parliamo dunque di una start-up) una video intervista; non lo snobba certo Facebook (va ricordato che circa il 75% del traffico del sito in questione arriva dai social network) che, stando alle voci che circolano da giorni, starebbe lavorando a un sistema che permetterebbe agli utenti di leggere le notizie del New York Times, dello stesso Buzzfeed e del National Geographic (per ora…) direttamente dalle proprie bacheche social (suscitando un ampio dibattito tra gli addetti ai lavori); come pure, non lo snobbano certo gli investitori: per fare solo un esempio, nei mesi scorsi la società Andreessen Horowitz ha chiuso un investimento a favore di BuzzFeed pari a ben 50 milioni di dollari; e, naturalmente, non hanno mai snobbato Buzzfeed gli utenti: il sito che punta tutto, o quasi sulla viralità, e che in ogni novità proposta si pone dal punto di vista del lettore, continua a crescere di mese in mese, e attualmente conterebbe “su 200 milioni di visitatori unici al mese, oltre 15 milioni di like totali su Facebook, suddivisi tra oltre 40 pagine, edizioni locali in Brasile, Regno Unito, Francia, Germania, ricavi in crescita verticale e ulteriori prospettive di espansione in agenda”. Tra l’altro, il sito fa a meno dei banner pubblicitari, puntando su contenuti sponsorizzati “promossi” dalle aziende, e ha i conti in attivo, “con oltre 100 milioni di incassi dichiarati nel 2014 e una valutazione monstre di 850 milioni di dollari”. Per chi volesse approfondire questi e altri temi, Valerio Bassan, sul sito dell’Osservatorio Europeo del Giornalismo, nei giorni scorsi ha ben sintetizzato, in 13 punti, le cose che ogni giornale può (e deve, aggiungiamo noi) imparare da BuzzFeed (pur, spesso, non avendo a disposizione le sue risorse economico/tecnologiche).

Ma veniamo alla novità che ci interessa raccontare: dal 2013 BuzzFeed ha una sezione dedicata ai libri, aggiornata quotidianamente, e spesso fonte di ispirazione per i siti italiani, specializzati e non (anche ilLibraio.it la segue con attenzione): spazio a notizie, liste (ovviamente), gallery, citazioni, quiz, curiosità, ma anche ad approfondimenti più “impegnati”: del resto, tra le altre cose, da tempo BuzzFeed ha deciso di investire nel cosiddetto “giornalismo serio” (anche perché niente più di un vero scoop giornalistico può diventare virale grazie ai social), e così sul sito sono arrivati “reportage, inchieste, live coverage in prima linea”. Come pure, sono arrivate assunzioni importanti, di “reporter da Premio Pulitzer”.

Tornando allo spazio dedicato ai libri su BuzzFeed, è in arrivo una significativa novità: recentemente, il 29enne Saeed Jones (nella foto in alto a destra, ndr), giovane poeta, saggista letterario e, soprattutto, già LGBT editor di Buzzfeed, è stato nominato Literary Editor del sito. A lui il compito di lanciare, nel marzo 2016, una vera e propria rivista letteraria legata a BuzzFeed, in cui dar spazio a nuovi narratori, poeti e saggisti. In vista, inoltre, l’organizzazione di corsi di scrittura creativa.

Non solo: BuzzFeed ha deciso di investire nelle nuove voci, attraverso il programma BuzzFeed Emerging Writers Fellowship. “I really like to think of as a kind of literary movement coming to BuzzFeed”, ha raccontato Jones a Electricliterature.com. E, per riuscirci, oltre ai fondi, avrà a disposizione le sperimentazioni tecnologiche che il sito americano incoraggia quotidianamente.

Siamo pronti a scommettere che il mondo letterario americano non snobberà la “svolta letteraria” del sito diretto da Ben Smith.

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